lunedì 15 gennaio 2018

11 milioni nel 2016 di italiani rinviano o rinunciano a prestazioni sanitarie. Lorenzin si ricandida Civica Popolare

PIU' CURE, ma solo per chi può pagare. Se infatti è arrivata a 34,5 miliardi di euro la spesa sanitaria sostenuta di tasca propria dai cittadini italiani, sono diventati 11 milioni nel 2016 gli italiani che hanno dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie nell'ultimo anno a causa di difficoltà economiche, non riuscendo a pagarle di tasca propria. Sono 2 milioni in più rispetto al 2012. E' quanto emerge da una ricercaCensis commissionata da Rbm Assicurazione Salute (società privata che vende polizze a copertura di spese sanitarie), presentata oggi a Roma al VI 'Welfare Day'. Anziani quasi un quarto. Se gli italiani spendono meno e risparmiano su molte cose, quando si tratta di cure e terapie, se se le possono permettere, preferiscono non rinunciare.  L'incremento della spesa sostenuta dai cittadini è stato del 3,2% nel 2013-2015, il doppio dell'aumento di quella complessiva per i consumi delle famiglie nello stesso periodo, pari a +1,7%. La 'sanità negata' mette a rischio soprattutto le fascie più deboli della popolazione: riguarda 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni di millennial, la generazione nata tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni del Duemila. Pensionati e quei giovani, spesso senza un posto di lavoro e con una vita precaria, che rinunciano a curarsi. Una tendenza quella di 'tagliare' le spese sanitarie legata alla crisi e economica ed emersa nei precedenti rapporti del Censis e dell'Istat. E' chiaro che il Sistema Sanitario deve fare i conti con la grave crisi economica che le famiglie stanno vivendo e che questa indagine Censis ci conferma la necessità di difendere l'aumento previsto del Fondo Sanitario per il 2017-18, che intendiamo utilizzare tra l'altro per sbloccare il turn over - ha commentato Beatrice Lorenzin, ministro della Sanità - . Deve essere chiaro a tutti che non si possono fare le nozze con i fichi secchi". Lorenzin ha aggiunto che proporrà di inserire nel decreto sulle nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie "una norma che imponga di valutare i manager anche in relazione agli obiettivi di riduzione delle liste d'attesa".
repubblica.it. 8.6.2016

La bufala
Visti i risultati davvero eccezionali ottenuti la Ministra Lorenzin si ricandida con Civica Popolare.
Tutti i giornalisti che la intervistano le esprimono la loro ammirazione

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