PIU' CURE, ma solo per chi può pagare. Se infatti è arrivata
a 34,5 miliardi di euro la spesa sanitaria sostenuta di tasca propria dai
cittadini italiani, sono diventati 11 milioni nel 2016 gli italiani che hanno
dovuto rinviare o rinunciare a prestazioni sanitarie nell'ultimo anno a causa
di difficoltà economiche, non riuscendo a pagarle di tasca propria. Sono 2
milioni in più rispetto al 2012. E' quanto emerge da una ricercaCensis
commissionata da Rbm Assicurazione Salute (società privata che vende
polizze a copertura di spese sanitarie), presentata oggi a Roma al VI 'Welfare
Day'. Anziani quasi un quarto. Se gli italiani spendono meno e risparmiano
su molte cose, quando si tratta di cure e terapie, se se le possono permettere,
preferiscono non rinunciare. L'incremento della spesa sostenuta dai
cittadini è stato del 3,2% nel 2013-2015, il doppio dell'aumento di quella
complessiva per i consumi delle famiglie nello stesso periodo, pari a +1,7%. La
'sanità negata' mette a rischio soprattutto le fascie più deboli della
popolazione: riguarda 2,4 milioni di anziani e 2,2 milioni di millennial,
la generazione nata tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni del Duemila.
Pensionati e quei giovani, spesso senza un posto di lavoro e con una vita
precaria, che rinunciano a curarsi. Una tendenza quella di 'tagliare' le
spese sanitarie legata alla crisi e economica ed emersa nei precedenti rapporti
del Censis e dell'Istat.
E' chiaro che il Sistema Sanitario deve fare i conti con la grave crisi
economica che le famiglie stanno vivendo e che questa indagine Censis ci
conferma la necessità di difendere l'aumento previsto del Fondo Sanitario per
il 2017-18, che intendiamo utilizzare tra l'altro per sbloccare il turn over -
ha commentato Beatrice Lorenzin, ministro della Sanità - . Deve essere chiaro a
tutti che non si possono fare le nozze con i fichi secchi". Lorenzin ha
aggiunto che proporrà di inserire nel decreto sulle nomine dei direttori
generali delle aziende sanitarie "una norma che imponga di valutare i
manager anche in relazione agli obiettivi di riduzione delle liste
d'attesa".
repubblica.it. 8.6.2016
La bufala
Visti i risultati davvero eccezionali ottenuti la Ministra
Lorenzin si ricandida con Civica Popolare. Tutti i giornalisti che la intervistano le esprimono la loro ammirazione
Nessun commento:
Posta un commento