3 aprile 2018 - Gli aumenti di stipendio previsti dal rinnovo del contratto degli statali hanno ricevuto il giudizio negativo della Corte dei Conti, che ha definito il rinnovo dei contratti deludente in riferimento a una retribuzione in grado di premiare il merito e incentivare produttività ed efficienza nel pubblico impiego, prevedendo piuttostoaumenti di stipendio lineari per i 250 mila dipendenti di ministeri, Agenzie ed enti come Inps e Cnel. L’opinione è espressa nella delibera sul rinnovo contrattuale del comparto Funzioni centrali 2016-2018 depositata il 23 marzo.“Il vero parametro per certificare la compatibilità economica di incrementi contrattuali, specie se superiori all’andamento dell’inflazione, – spiegano i magistrati contabili (a proposito degli incrementi retributivi pari al 3,48% della massa salariale) – non può prescindere da una valutazione degli effetti della contrattazione, in termini di recupero della produttività del settore pubblico”. E “sotto tale profilo, – rimarcano – l’ipotesi all’esame si rivela complessivamente deludente” perché le risorse messe a disposizione risultano “pressoché esclusivamente per corrispondere adeguamenti delle componenti fisse della retribuzione”.Mentre, nel richiamare la legge 15 del 2009 (la riforma Brunetta) la Corte osserva: “non si può non sottolineare” che tale normativa “affidava alla contrattazione collettiva il compito di procedere ad una sostanziale ridefinizione delle componenti variabili della retribuzione, da destinare prevalentemente a finalità realmente incentivanti e premiali“.In particolare, sulle disposizioni relative agli aumenti contrattuali, i magistrati contabili richiamano “l’esigenza di definire un quadro programmatico di riferimento per la crescita della spesa di personale”. Nella delibera si osserva infatti che gli incrementi retributivi pari al 3,48% della massa salariale, tali da consentire aumenti medi mensili pari a 85 euro a partire da marzo 2018, sono “importi superiori a quelli previsti nel caso in cui si fosse applicato l’indice Ipca o il tasso di inflazione programmato”.quifinanza.it
LA bufala
la qualità della classe politico amministrativa si giudica anche dal fatto che le leggi approvate vengono poi cassate dalla magistratura?
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