D’Ambrosi ha fondato il Teatro Patologico di Roma
Dario D’Ambrosi attore, autore e regista teatrale parla
del Teatro Patologico di Roma, un luogo straordinario che dal 1992
accoglie le persone affette da disagio mentale. Si tratta di una compagnia
teatrale unica nel suo genere attualmente impegnata nella realizzazione de ” Il
Cappotto di Gogol”. Fondatore della compagnia è Dario D’Ambrosi che ha vissuto
volutamente la realtà dei manicomi. Da giovanissimo, infatti, Dario si è fatto
rinchiudere per tre mesi per vivere e capire sulla propria pelle il significato
di malattia mentali.
D’Ambrosi ha raccontato come è nata l’idea di fondare il Teatro
Patologico di Roma: “un critico alla presenza del mio primo spettacolo “Tutti
non ci sono” del ’79, ha scritto “Nasce il teatro patologico” e io l’ho preso
come logo del mio movimento”. Da lì è nata la scintilla che l’ha spinto a
creare quella che è considerata l’unica compagnia teatrale al mondo in cui
recitano persone affette da malattie mentali. Quell’esperienza in manicomio gli
ha cambiato per sempre la vita: “ho capito che è un mondo incredibile da poter
raccontare. E dove, se non in teatro? Tramite il quale si possono far schizzare
e lanciare idee per far avvicinare il pubblico e fargli conoscere queste
vicende assolutamente sconvolgenti”.
Così dopo aver trascorso tre mesi a stretto contatto con persone
affette da malattie mentali, una volta uscito Dario è tornato sulle scene con
lo spettacolo “Tutti non ci sono” in cui richiama la scritta impressa sul
manicomio di Aversa dopo la legge del 1980. Uno spettacolo interamente scritto,
diretto ed interpretato da Dario D’Ambrosi. Un anno dopo lo spettacolo Dario
parte per New York dove incontra Ellen Stwart, la fondatrice del teatro
d’avanguardia La MaMa Theater. Un incontro che gli cambia la vita, visto che il
suo spettacolo dapprima conquista il pubblico americano e poi approda in
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