L'approvazione con fiducia al Senato del decreto sicurezza bis ha portato novità anche per gli affitti brevi, in particolar modo per quanto riguarda i tempi di comunicazione in questura degli ospiti delle strutture ricettive
Comunicazione questura per la locazione turistica 2019
Con un emendamento che ha modificato il testo originale, per i soggiorni non superiori alle ventiquattro ore la comunicazione da parte dei gestori di strutture ricettive alla questura territorialmente competente delle generalità delle persone alloggiate deve avvenire entro sei ore, anziché entro ventiquattro ore dall'arrivo.
Già al momento della presentazione dell'emendamento, il presidente di Federalberghi Bocca aveva approvato la nuova norma. "Sino ad oggi - aveva detto in un comunicato - gli alberghi hanno consegnato la chiave della camera agli ospiti subito dopo aver richiesto il documento di identità. La registrazione dei dati e la trasmissione dei dati alla Questura avvenivano in un momento successivo. Con il passaggio alla comunicazione immediata, i clienti avrebbero dovuto invece attendere la conclusione della procedura"
"Nelle ore di punta, si sarebbero potute creare lunghe code. E l’albergatore si sarebbe trovato di fronte a un dilemma, combattuto tra il desiderio di risparmiare l’attesa al cliente che arriva in albergo, magari dopo un lungo viaggio, e il rischio di incorrere in una sanzione penale, che può comportare sino a tre mesi di arresto. La soluzione che è stata adottata realizza il giusto equilibrio, utilizzando la tecnologia per accelerare la velocità della comunicazione e assegnando un termine ragionevole per l’esecuzione di quelle operazioni che richiedono necessariamente l’intervento umano”.
L'entrata in vigore della norma è subordinata alla adozione di un decreto del Viminale sulle modalità di comunicazione telematica alle questure.
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