Fondazioni, centri studi e associazioni politiche.
Contenitori che, oggi, hanno una funzione molto importante
all’interno del confronto politico. I partiti attraversano una crisi
strutturale, che spesso rende difficile il coinvolgimento di nuove personalità
e nuove energie. Ecco che, dunque, il ruolo di queste realtà associative
diventa fondamentale per intercettarle e, spesso, anche per dare il via alla
costruzione di nuove leadership.
«Openpolis», afferma che 121 sono «le strutture tra think tank,
fondazioni e associazioni politiche», che openpolis ha censito dal 2015 ad
oggi.
In particolare, osservano che queste realtà sono diventate
«il primo passo per fare politica o per iniziare un percorso di affermazione
politica a livello nazionale o locale». Dunque «l’ascesa politica di Matteo
Renzi e della sua fondazione Open ne è stato un esempio perfetto. Una struttura
parallela al partito di appartenenza, in questo caso il Pd, utilizzata per
raccogliere fondi, organizzare eventi e aggregare la base elettorale».
il caso della fondazione di «Vedrò», la cui vocazione
trasversale si ripercosse poi nell’esperienza del governo Letta. E proprio il
tema della «trasversalità» di alcuni esponenti, ossia l’appartenenza anche a
più associazioni e fondazioni, vedeva una sorta di primato di Giulio Tremonti,
con che fa parte di 6 realtà, a seguire l’attuale presidente di Consob Paolo
Savona con 5.
Aggregazioni che possono essere sia spinte «da una specifica
ideologia, il caso per esempio del Centro studi del pensiero liberale vicina a
Silvio Berlusconi o di Europa 21 secolo di Tommaso Nannicini
Aggregazioni che possono essere sia spinte dal desiderio di
un leader politico di creare un progetto autonomo, come ad esempio Futura di
Laura Boldrini o DemA del sindaco De Magistris».
Inoltre, le 101 strutture risultanti ancora attive sono
state classificate per il tipo di attività che svolgono. Dunque, tra queste, il
35% «rientra in una definizione più standard di fondazione, accomunate cioè
dallo svolgere attività di ricerca scientifica e accademica e dalla volontà di
fare formazione politica. In questo gruppo si collocano le strutture come
«Magna Carta» di Quagliariello, «Italiani Europei» di Massimo D’Alema o «la
fondazione De Gasperi» di Angelino Alfano.
l’11,88% delle strutture censite si occupano di policy
making tematico, e sono attive su specifiche materie per cui cercano di
contribuire al dibattito pubblico. Tra queste la fondazione «Icsa» del generale
Tricarico e il «Centro per un futuro sostenibile» di Francesco Rutelli.
E spiega Openpolis che «lo statuto costitutivo è disponibile
online solo dal 45% delle 101 strutture». Quanto ai bilanci, appena il 18,81%
di esse lo pubblica. Quanto agli associati, l’elenco è reso disponibile online
solo dal 6,93% delle strutture, mentre per l’elenco dei finanziatori/donatori
privati la percentuale scende al 2,97%».
Openpolis colloca vicino
alla Lega A/simmetrie, «fondata dall’economista Alberto
Bagnai» e il «centro studi Machiavelli», che vede in prima fila l’ex
sottosegretario agli Esteri Guglielmo Picchi.
al Movimento 5 Stelle, ovviamente, c’è l’Associazione
Rousseau e poi l’associazione Gianroberto Casaleggio, fondata dal figlio
Davide.
al centrosinistra, il paper riporta la fondazione EYU,
l’Associazione LibertàEguale e la fondazione iDemLab. Iltempo.it
Nel centrodestra, invece, Magna Carta, la fondazione De
Gasperi, la fondazione Iustus e ResPublica.iltempo.it
Nessun commento:
Posta un commento