giovedì 23 marzo 2017

Bilancio. Metodo di lettura


Come leggere un bilancio aziendale: la mini-guida passo passo per non esperti
Imparare come leggere un bilancio aziendale è fondamentale per ogni imprenditore, 
Leggere un bilancio non è sempre agevole, tuttavia dalla sua lettura si possono trarre importanti informazioni sullo stato di salute dell’azienda.
Molto spesso gli imprenditori non comprendono sufficientemente l’importanza di questo documento, e si affidano a soggetti terzi per la sua redazione limitandosi alla sua approvazione ed alla firma come previsto dalla legge, pur tuttavia senza alcun tipo di analisi o di approfondimento.
Tale approccio sicuramente non è corretto in quanto attraverso l’analisi di un bilancio, è possibile trarre molte informazioni per conoscere la situazione della società e quindi poter fare scelte aziendali in modo più consapevole.
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Bilancio d’esercizio: cos’è e quali sono le parti che lo compongono
Da un punto di vista normativa l’obbligo alla predisposizione del bilancio d’esercizio è sancito dall’art. 2423 del codice civile il quale stabilisce che gli amministratori devono redigere il bilancio d’esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Dall’analisi del dettato normativo emerge che il bilancio è un documento unico, pur composto da tre parti distinte, che sono tuttavia strettamente correlate tra loro:
lo stato patrimoniale;
il conto economico;
la nota integrativa.
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Lo stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale rappresenta una fotografia della situazione aziendale alla chiusura dell’esercizio: in tale prospetto deve essere evidenziata la situazione patrimoniale e finanziaria della società mediante l’indicazione delle poste che compongono l’attivo, quelle che compongono il passivo e, come differenza tra le due, il patrimonio netto.
Attivo – Lo stato patrimoniale è suddiviso in due sezioni, a sezioni contrapposte; nella parte sinistra vengono indicate le attività, costituite da tutti i beni e le proprietà possedute dall’azienda (fabbricati, macchiari, attrezzature) utilizzate per l’esercizio dell’attività, dai crediti dell’azienda nei confronti di terzi (clienti, ecc.),  dalle disponibilità liquide (cassa, saldi attivi dei conti correnti).
Passivo – Mentre, nella parte destra vi sono le passività e il capitale netto (questi ultimi talvolta indicati insieme, sinteticamente, come passività) dove le passività sono rappresentate dai debiti dell’azienda verso terzi (fornitori, banche, ecc.) mentre il capitale netto è rappresentato dai diritti dei proprietari/soci sui beni dell’azienda, ovvero gli utili , le riserve e il capitale sociale.
Il conto economico
Mentre lo Stato Patrimoniale mostra la solidità dell’impresa e illustra la sua situazione finanziaria ad una determinata data, il conto economico fornisce invece informazioni in merito alla situazione economica della società, tramite l’indicazione dei costi sostenuti e dei ricavi conseguiti dall’azienda nel corso dell’esercizio: dalla differenza tra costi e ricavi deriva l’utile o la perdita dell’esercizio.
Le caratteristiche del prospetto di conto economico sono:
la sua forma espositiva scalare che consente di evidenziare i risultati economici intermedi a seconda delle esigenze dell’azienda (gestione ordinaria, finanziaria e straordinaria);
la classificazione dei costi per natura, ovvero sulla base della loro ragione economica.
Nel conto economico quindi dai ricavi dalla vendita di beni o servizi prodotti dall’impresa  (o da altre entrate) sono detratti tutti i costi e le spese sostenuti per supportare le attività dell’azienda.
Il risultato è un utile di esercizio nel caso in cui i ricavi siano superiori ai costi o, in caso contrario, una perdita d’esercizio. I costi sostenuti usualmente riguardano i costi delle materie prime per produrre le merci vendute, spese come salari e stipendi, affitti, forniture, ammortamento, interessi sul denaro preso a prestito, tasse.
L’elemento di raccordo tra il conto economico e lo stato patrimoniale è rappresentato dall’utile dell’esercizio (o la perdita) che se non distribuito ai soci entrerà a far parte del patrimonio dell’azienda nell’ambito del capitale netto.
La nota integrativa
Infine, un cenno alla nota integrativa che è un documento che fa parte integrante del bilancio d’esercizio, nella quale devono essere riportate tutte le informazioni che consentono una più veritiera e corretta rappresentazione della situazione economica patrimoniale e finanziaria della società.
In particolare nella nota integrativa devono essere indicate tutte le informazioni richieste espressamente dal codice civile (art. 2427 comma 1) o da altre disposizioni di legge, informazioni complementari che servono principalmente ad illustrare e chiarire i valori contenuti nello stato patrimoniale e nel conto economico quali ad esempio l’illustrazione dei criteri contabili adottati, l’indicazione delle informazioni, dei dettagli e delle motivazioni relative all’iscrizione di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico e altre informazioni di varia natura, spesso fondamentali per una migliore comprensione del bilancio d’esercizio.



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