mercoledì 11 gennaio 2017

Gentiloni. Staffetta. Renzi. Possibilità????

Gentiloni. Staffetta. Renzi. Possibilità?

Uscito sconfitto dal referendum dello scorso 4 dicembre, l’ex premier non ha fatto mistero del suo desiderio di tornare il prima possibile al voto, una volta che si capirà quale sarà la nuova legge elettorale. Il quotidiano
La Stampa scrive oggi che Renzi vuole capire se sia percorribile “la strada maestra, ovvero un accordo con Berlusconi su un sistema elettorale, visto che con i 5stelle non c’è dialogo”.
Sulla legge elettorale la partita prenderà corpo alla fine della settimana quando Gianni Letta dovrebbe far sapere le intenzioni di Berlusconi sulla proposta del Pd di un proporzionale con una soglia di sbarramento alta.
Renzi preme insomma sul ritorno alle urne al più presto, e anche per questo non è certo passato inosservato l’ennesimo screzio che ha spaccato il PD nelle ultime ore e che ha visto da un lato il renziano Roberto Giachetti e dall’altro la minoranza del partito.
Giachetti in un’intervista a La Repubblica pubblicata ieri, ha spinto sull’urgenza di riportare gli italiani alle urne il prima possibile. Così ha detto:
“L’unico punto fermo di una Repubblica è che il popolo deve poter essere chiamato alle urne in qualunque momento, quindi anche subito dopo la pronuncia della Consulta si deve poter votare».
Siamo tutti consapevoli che questo esecutivo, peraltro guidato dal mio migliore amico, ha una durata limitata all’emergenza che ne ha decretato la nascita.
Ciò che stupisce ancora di più è la possibilità che alla fine sia lo stesso PD – di cui fa parte l’attuale premier Gentiloni – a staccare la spina all’attuale governo.
Per Giachetti, è anche evidente che nel momento in cui venga meno la responsabilità di governo del partito di maggioranza, unico a farsi carico di questa situazione, anche il Presidente della Repubblica non potrà che prenderne atto.
Dunque se il Pd stacca la spina il Presidente deve sciogliere le camere? Non sono altre maggioranze possibili.
Si grida allo scandalo e infuria la polemica.
Il senatore della minoranza Pd, Federico Fornaro, scrive:
“Giachetti si candida a capo del partito dell’avventura e degli irresponsabili. Voler ostinatamente andare a votare anche senza una legge elettorale omogenea e coerente tra Camera e Senato significa, infatti, essere degli irresponsabili e degli avventuristi. wallstreetitalia.com.9.1.2017.

C’è da chiedersi quante possibilità ha Renzi di scalzare Gentiloni da Palazzo Chigi.
Per me poche possibilità, almeno in tempi brevi, perché deve il Presidente incaricato deve fare combaciare vari puzzles.
Se infatti Gentiloni non si dimette spontaneamente deve essere sfiduciato e c’è da chiedersi se i voti di Renzi saranno sufficienti per sostenere  questa impresa.
C’è poi il problema elezioni: siamo sicuri che il PD sia ancora il partito di maggioranza, dopo una eventuale consultazione popolare?
C’è poi il passaggio dell’incarico che deve essere affidato da Mattarella.
Se Renzi è ancora segretario del partito a quel momento non c’è alcun problema, ma siamo sicuri che non vi sia temporalmente prima il congresso del PD e la nomina del nuovo segretario?
Infine c’è il passaggio parlamentare per raccogliere la fiducia sul nuovo governo.

Forse rinunciare al mandato di presidente del Consiglio prevedendo di riprendere con facilità questo incarico è stato un azzardo o no? 

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