Lavoro. INPS
“Non è più procrastinabile una
riforma della governance dell’Inps“. Lo sottolinea la Corte dei
Conti nella relazione sul risultato del controllo sulla gestione
finanziaria dell’ente per il 2015. Una riforma che incida sugli “assetti
che qualificano il sistema duale voluto dal legislatore e, quindi,
dei compiti di indirizzo e vigilanza intestati al Civ e di quelli
di rappresentanza legale dell’ente e di indirizzo
politico-amministrativo propri del presidente dell’Istituto”, spiegano
ancora i magistrati contabili che insistono anche per un “ripensamento di
funzioni e compiti del direttore generale, anch’esso organo dell’ente, che
ne definisca i confini, alla luce anche del principio di separazione
tra attività di indirizzo politico e gestione amministrativa”. Anche
la figura del Presidente, per la Corte dei Conti, necessita di una rivisitazione:
“L’accentramento nella figura del presidente dei compiti prima spettanti
al Consiglio di amministrazione ad opera del decreto legge n. 78/2010 non
sembra, alla prova dei fatti, aver risolto i profili di problematicità del
sistema di governo, anche nei rapporti tra gli organi dell’Istituto”,
conclude la nota. Se la gestione finanziaria di competenza ha chiuso
il 2015 con un avanzo di 1,43 mld rispetto ai -7,01 md del 2014, grazie anche
all’apporto dello Stato per 103,77 mld in aumento per 5,33 mld sul 2014, il
versante economico patrimoniale ha registrato, invece, una situazione in
peggioramento dove lo scostamento tra i saldi finanziari e quelli economici è
dovuto principalmente all’andamento dei residui attivi. È questa la fotografia
sullo stato di salute dell’Inps scattata dalla Corte dei Conti che ha vagliato
la gestione finanziaria dell’Ente per l’esercizio 2015.
Per il governo: “Il sistema è
assolutamente stabile e non sono previsti nuovi interventi. Il bilancio dello
Stato garantisce la copertura finanziaria”.
Il ministro del Lavoro, Giuliano
Poletti, ribadisce la solidità dei conti Inps al centro, oggi, dei rilievi
della Corte dei Conti che ha sottolineato il peggioramento della situazione
patrimoniale dell’Istituto ne corso della gestione finanziaria 2015. secoloditalia.it/2017/02/15.
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