Hogan James. presidente e amministratore di Etihad Hogan
James Hogan è Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Etihad Aviation da maggio 2016. Ha ricoperto il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di Etihad Airways per dieci anni, apportando nella compagnia di Abu Dhabi la sua esperienza trentennale nel trasporto aereo. È oggi Vice Presidente nei consigli di amministrazione di equity partner quali Alitalia, airberlin, Jet Airways e Air Serbia.
Hogan è stato nominato “Aviation CEO of the Year” dalla rivista CEO Middle East, e “CAPA Airline Executive of the Year 2012”. Ha ricevuto l’“Executive Leadership Award” all’Airline Strategy Awards nel 2013 ed è stato introdotto nella Travel and Hospitality Industry Hall of Fame britannica nel 2014.
Hogan è stato nominato “Aviation CEO of the Year” dalla rivista CEO Middle East, e “CAPA Airline Executive of the Year 2012”. Ha ricevuto l’“Executive Leadership Award” all’Airline Strategy Awards nel 2013 ed è stato introdotto nella Travel and Hospitality Industry Hall of Fame britannica nel 2014.
Nel 2015 è stato inserito tra i 25 Dirigenti più influenti nel settore del turismo d’affari da Business Travel News. Inoltre, nel mese di dicembre 2015 Etihad Airways è stata nominata Airline of the Year 2016 dalla rivista Air Transport World.http://corporate.alitalia.it.
Il Cda "data
l'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione" ha "deciso di
avviare le procedure previste dalla legge e ha convocato un'assemblea dei soci
per il 27 aprile al fine di deliberare sulle stesse". Dopo che i lavoratori,
chiamati ad esprimersi con il referendum, hanno bocciato il preaccordo per il
salvataggio (6.816 i 'no' contro 3.206 'sì', vale a dire con il 67%), aprendo
così la strada al commissariamento della compagnia, il consiglio di
amministrazione ci tiene comunque a precisare che "il programma e
l'operatività dei voli Alitalia non subiranno al momento modifiche".
Secondo quanto si apprende da
fonti vicine all'azienda, l'assemblea dei soci potrebbe tenersi in seconda
convocazione il 2 maggio. Intanto è slittato l'incontro fissato per mercoled'
26 al Ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto dopo l'esito del
referendum. Secondo quanto si apprende da fonti del ministero, è stato rinviato
a dopo le riunioni degli organi deliberanti di Alitalia.
In una nota James Hogan,
presidente e amministratore di Etihad Hogan, ha giudicato "profondamente
deludente" l'esito del referendum. "L'accordo preliminare con i
sindacati - dice - era stato reso possibile e supportato dai leader degli
stessi sindacati, dal management di Alitalia, dal Primo Ministro Italiano e da
tre Ministri del Governo, che avrebbero aiutato a mettere il futuro di Alitalia
al sicuro. Il rifiuto di questo accordo nel referendum è profondamente
deludente".
Il ministro del Lavoro, Giuliano
Poletti, in un'intervista a Sky Tg24, conferma che è esclusa una
nazionalizzazione. "Quello che potevamo fare, abbiamo cercato di
farlo ottenendo il miglior risultato possibile in questa fase. Alitalia è
un'azienda privata: ora dobbiamo aspettare la decisione degli azionisti, poi
siamo pronti ad applicare la legge" per tutelare i lavoratori con gli
ammortizzatori.
"La cosa più plausibile è
che si vada verso un breve periodo di amministrazione straordinaria che si
potrà concludere nel giro di 6 mesi o con una vendita parziale o totale degli
asset di Alitalia oppure con la liquidazione", afferma il ministro dello
Sviluppo economico Carlo Calenda al Tg3. "Se ci saranno aziende
interessate a rilevarla - ha aggiunto - questo è tutto da vedere, è
prematuro". Ansa.it.24.4.2017.
L’Ottimista. Un sincero grazi per
avere gestito al meglio i soldi dei contribuenti!
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