Presidente Regione Puglia. Emiliano
Michele. Le regole del processo.
Tutto rimandato a dopo le
primarie del Pd, in programma il 30 aprile. Il procedimento disciplinare al Csm
nei confronti di Michele Emiliano, magistrato in aspettativa, governatore della
Regione Puglia e candidato alla guida del Pd, è stato aggiornato all'8 maggio
prossimo, quando il Partito democratico avrà già scelto il suo nuovo
segretario, tra Emiliano, appunto, Matteo Renzi e Andrea Orlando. Questa
mattina a Palazzo dei Marescialli si è svolta la prima udienza davanti alla
Sezione disciplinare, presieduta dal vicepresidente Giovanni Legnini. Emiliano
è accusato di illecito disciplinare per aver svolto mandato amministrativo come
sindaco di Bari (dal 2004 al 2009), per essere stato assessore
"esterno" al comune di S.Severo (Fg) e per l'incarico di presidente
della Regione Puglia (da giugno 2015 a oggi). Nello stesso periodo è stato
anche segretario regionale del Pd e presidente Pd della Puglia. Da lugio 2016,
poi, come da nuova contestazione del pg, Carmelo Sgroi, si è candidato alla
segreteria del Pd, che "per statuto presuppone l'iscrizione" al
partito. Per questi motivi, secondo l'accusa, Emiliano ha violato, a partire
dal 2007, la norma posta a garanzia dell'esercizio indipendente e imparziale
della funzione di giudiziaria e valida anche per i magistrati che non svolgono
temporaneamente questa funzione, per essere collocati fuori ruolo organico dall
magistratura. Nel corso dell'udienza, il difensore di Emiliano, il procuratore
capo di Torino, Armando Spataro, ha chiesto al Csm di convocare i magistrati
fuori ruolo, Felice Casson, Caterina Chinnici, Stefano Dambruoso, Donatella
Ferranti, Anna Finocchiaro e Doris Lo Moro, parlamentari, Cosimo Ferri e
Domenico Manzione sottosegretari, e Vania Contraffatto, assessore alla Regione
Siciliana, "tutti magistrati che si trovano in una situazione assimilabile
a quella di Emiliano", ha detto Spataro sottolineando che "non si
tratta di una chiamata in correità". Ma la Sezione disciplinare ha
respinto la richiesta e ha aggiornato l'udienza all'8 maggio prossimo. Laconico
il commento di Emiliano con i giornalisti che gli hanno chiesto del rinvio del
processo disciplinare: "Sono le regole del processo", ha detto. -
Un elogio alla magistratura che
non ha turbato gli equilibri politici ed ha rispettato i tempi della politica. Se poi
Emiliano dovesse risultare incompatibile porta sempre presentare le dimissioni
da una o dall’altra parte. Che problemi ci sono? Ci sono dei tempi da
rispettare visto che se ne discute dal 2004? La calma è la virtù dei forti. L’Ottimista.
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