Il Consigliere Comunale
Il
consigliere può avere due tipi di rapporto col suo Sindaco.
Se
è di maggioranza ha un rapporto di assoluto sostegno. Deve votare sempre a
favore.
Se
è un consigliere di opposizione deve, invece, solo votare contro. Deve in tutte
le occasioni manifestare la sua più totale ostilità.
Se
non rispetta questa semplice direttiva non gli resta altro che cambiare gruppo
passare cioè dalla maggioranza all’opposizione o viceversa.
Se
vuol essere agnostico non gli resta che scegliere il gruppo misto dove
confluiscono tutti quelli che non aderiscono ai gruppi costituitisi in
precedenza in occasione delle elezioni.
Sono
un consigliere comunale.
Tutti
dicono che nulla faccio, ma in un comune di medie dimensioni per 60 euro lordi
a seduta oltre alle innumerevoli riunioni di gruppo devo decidere in
merito a problemi complicatissimi.
Con
difficoltà ottengo l'accesso agli atti ; devo discutere ed approvare
provvedimenti richiesti da normative la cui applicazione sempre più complicata
viene delegata a volte dagli stessi dirigenti comunali a super consulenti
pagati fior di parcelle. Neppure i tecnici del comune ci capiscono qualcosa o
più semplicemente hanno paura di incorre nel controllo successivo della Corte
dei Conti.
A
tal punto poiché non è meglio ridurre ancora più drasticamente il numero dei
consiglieri dandogli più poteri oppure addirittura sopprimerli.
Ora
di fatto bastano il sindaco, il direttore generale, il segretario comunale e
l'immancabile dirigente contabile a dirigere la barca.
Gli
altri sono destinati a fare da cornice a volte insignificante.
Possono
solo votare contro le opposizioni, ma di fatto un consigliere di maggioranza
non può votare contro la sua giunta se non vuole condannarla alle dimissioni!
Tutti
a casa è l’immancabile ricatto con il quale la maggioranza marcia compatta, con
poche discussioni e con molte imposizioni.
Alla
fine chi ci ha guadagnato l’apparato, qualche manager di municipalizzate che si
riempiono le tasche senza troppa fatica e soprattutto non rischiando mai nulla
di tasca propria.
Chi
ci ha perso : i cittadini soprattutto quelli che fanno andare avanti una
azienda e quelli che puntualmente pagano le tasse.
Ancora
di più quelli che nulla hanno cui l’attuale potente classe dirigente
vuole togliere tutto, anche la speranza.
Tutti
gli amministrativisti ritengono che le strutture comunali dovrebbero per potere
ottimizzare i servizi da dare ai cittadini dovrebbero esser relative a territori
di 200.000 abitanti se non si verificano.
Così
si potrebbero anche ottimizzare le strutture di supporto ai consiglieri
comunali per poterli aiutare a decidere nel senso più utile alla collettività
Un
consigliere comunale che esercita la libera professione , mi ha chiesto:
“Nel
corso del mio mandato mi sono reso conto che volere intervenire nella macchina
comunale è praticamente impossibile.
Ridurre
i costi , fare scelte oculate contrasta profondamente con quello che è lo
schema imperante.
Qui
comanda praticamente la dirigenza comunale che da gli imput agli
amministratori.
D'altronde
lo stesso gettone di presenza denota che i consiglieri non contano nulla
basta pensare ai compensi della Dirigenza , del segretario comunale e direttore
generale dove esiste.
Se
gli indirizzi amministrativi che possono dare i consiglieri sono di fatto
modestissimi, che ci stanno a fare migliaia di consiglieri comunali in Italia.
Mi
devo dimettere?”
A
lui ho così risposto
“Forse
lei ha le capacità culturali e professionali per fare il consigliere comunale
ma le mancano i requisiti.
Il
consigliere comunale è il primo gradino di una carriera politica.
La
carriera politica è nutrita dal costante interessamento ai bisogni del
cittadino.
I
problemi spiccioli il lavoro al previdenza , la salute , la viabilità, i
parcheggi il commercio.
Non
occorre risolvere, basta fare vedere di interessarsi.
Questo
percorso non presuppone capacità organizzative generali ma la gestione dei
piccoli problemi di tutti i giorni.
La
partecipazione a più incontri possibili con quartieri, associazioni culturali
sportive assistenziali di servizio.
Per
raggiunger cosa mi domanderai?
Naturalmente
il consenso.
Solo
raggiunto il consenso si può intraprendere la carriera politica che si
prospetta : assessore , sindaco Consigliere regionale, onorevole.
Un
impegno faticoso fatto di continue gomitate.
Se
non ha queste motivazioni forse le conviene interessarsi d'altro o
accontentarsi di approvare le delibere facendo attenzione alla Corte dei Conti.
D'altronde
non le sembra che il numero dei comuni italiani non sia eccessivo rispetto ad
una equilibrata e funzionale erogazione dei servizi?
La
partecipazione ha un costo e il consigliere è parte fondamentale di un
meccanismo democratico. Sopprimere questa figura rappresentativa
dell’elettorato significa che chi decida è sempre meno controllato dai
rappresentanti dei cittadini.
Per
conservare il sistema democratico occorre diminuire il numero degli organismi e
gestire un controllo più incisivo che diriga veramente la spesa pubblica.
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