Stranieri Assunti dalla Pubblica
Amministrazione.
stranieriinitalia.it– 22 agosto
2013 – Dal 4 settembre i diritti dei lavoratori stranieri faranno un passo
avanti importante nella rincorsa a quelli degli italiani. Anche chi non ha
ancora la cittadinanza tricolore potrà essere assunto dalla Pubblica
Amministrazione.
Lo dice la legge europea 2013,
appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale, fissando, però, due paletti
importanti. Innanzitutto, i cittadini extracomunitari potranno partecipare ai
concorsi pubblici solo se sono titolari di un permesso ce per lungo soggiornanti
(la cosiddetta carta di soggiorno), dello status di rifugiato o dello status di
protezione sussidiaria.
Inoltre, potranno aspirare a
posti che non implicano esercizio diretto o indiretto
di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell'interesse
nazionale”. Insomma non ci saranno certo poliziotti, magistrati o militari
stranieri, ma sarà possibile, ad esempio, trovare immigrati a insegnare nelle
scuole pubbliche italiane, a fare gli impiegati negli uffici comunali, a curare
i malati, come medici o infermieri, negli ospedali.
Una piccola rivoluzione,
anticipata dalle sentenze di diversi tribunali, con la quale l’Italia si
allinea alla normativa dell’Unione Europea. E lo fa in ritardo, tanto che a
Bruxelles si stava aprendo una procedura di infrazione.
Si poteva fare anche di più. La
Convenzione Oil 143/1975, ratificata dall’Italia, parifica i lavoratori
stranieri legalmente soggiornanti e i lavoratori nazionali, quindi molti
esperti chiedono di far accedere ai posti della pubblica
amministrazione anche chi ha un “semplice” permesso di soggiorno, purchè valido
per lavorare.
Queste considerazioni sono entrate
nella discussone alla Camera sulla legge europea 2013, ma non sono riuscite a
modificarla. Ci sono solo un paio di ordini del giorno accolti dal governo lo
scorso 31 luglio, ma con una formula piuttosto blanda: l’impegno a “valutare la
possibilità” di allargare ulteriormente le maglie delle assunzioni pubbliche.
Intanto, quindi, le nuove
opportunità riguardano solo per gli immigrati di lungo corso, quelli che hanno
in tasca la carta di soggiorno. E comunque dovranno spettare che la Pubblica
Amministrazione assuma, evento sempre più raro nel periodo di vacche magre che
sta attraversando il Paese.
Egr. Direttore
Perché la estrema necessità di
tante riforme: ius soli, legge elettorale, riforma della costituzione
estremamente contestate che provocano al rissa senza peraltro ricercare un
abbastanza facile punto di mediazione politica?
Perché nessuna iniziativa per di
riequilibrare i conti dello stato e ridurre il debito pubblico ( che attualmente
aumenta di dieci miliardi al giorno) dare lavoro ai giovani italiani che se lo
devono cercare all’estero?
Distinti saluti
Cesare Fedeli
Nessun commento:
Posta un commento