Blog su temi di diritto amministrativo e approfondimenti di fatti del nostro tempo, ideato dall'avv. Nicola Centofanti e portato avanti dal figlio dott. Paolo Centofanti
venerdì 3 novembre 2017
Elezioni La Sicilia è un laboratorio politico
"La Sicilia è un laboratorio politico".
L'isola simbolo della vittoria laica per il divorzio nel
1974 e del 61 a 0 di berlusconiana memoria potrebbe infatti anticipare ciò
che, sottotraccia, in tanti prevedono per l'Italia: un governo di larghe
intese. A 8 giorni dalle Regionali, infatti, la sfida sembra essere soprattutto
quella tra il centrodestra guidato da Nello Musumeci e il M5S di Giancarlo
Cancellieri.
Difficile, però, che il candidato presidente vittorioso
abbia "in mano" il Parlamento regionale. Per ottenere la maggioranza
all'Ars, infatti, servono 42 (e non più 54 come previsto dalla precedente legge
elettorale) e la quota appare al momento irraggiungibile. Che fare quindi?
Lasciare lo scranno di presidente per manifesta "non autosufficienza"
all'Ars o trattare con il nemico? E la domanda è legata a doppio filo con uno
dei "leit motiv" della campagna siciliana, il voto utile.
Nell'area del centrosinistra, sebbene nessuno lo ammetterà,
almeno fino a lunedì 6 novembre, tra il detto e lo smentito un'idea sembra
avere preso forma: votare una lista del centrosinistra e Musumeci
presidente? Anche perché, nei continui passaggi tra centrodestra e
centrosinistra che si sono consumati negli anni all'Ars, è forse più facile
'dialogare' con ex compagni di partito.
E l'idea spaventa non poco il M5S che sta dirigendo i suoi
ultimi strali proprio contro Musumeci bollandolo come un candidato
"fantasma" nelle mani dell'azzurro Gianfranco Micciché e dei
cosiddetti "impresentabili".
In ogni caso, nell'era del Rosatellum la Sicilia potrebbe
ancora una volta anticipare un trend nazionale: quello delle larghe intese. Del
resto, non sarebbe la prima volta. Accadeva, ad esempio, nel 1974 quando la
Sicilia targata Dc fu l'unica Regione al Sud a registrare la vittoria dei
favorevoli al referendum sul divorzio. Ed accadde alle Politiche del 2001
quando, con il Mattarellum, la Casa delle Libertà si impose con un sorprendete
61 a 0 nei collegi uninominali: spalancando le porte al trionfo di Silvio
Berlusconi sul centrosinistra.ansa.it.2.11.2017
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