Negli scorsi giorni, infatti, il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha dichiarato: “È necessaria una flat tax indiretta per le partite Iva, da inserire nella prossima legge di stabilità”. Da quanto anticipato alla stampa, la nuova soglia proposta è quella di 80 mila euro annui, cifra in linea con la proposta leghista di tassare al 15% i redditi familiari fino a 80mila euro.
Ampliando la platea delle partite Iva in regime forfettario, un maggior numero di professionisti potrà beneficiare dei vantaggi del regime agevolato che assicura una tassazione sostitutiva al 15% ed elimina gli adempimentirelativi a spesometro e fattura elettronica obbligatoria tra privati.L’allargamento del regime forfettario è un ulteriore step verso la semplificazione degli adempimenti burocratici per i professionisti, iniziata con il DL Dignità.
Il decreto, infatti, abolisce per i professionisti lo split payment (il meccanismo di scissione del pagamento dell’Iva per le prestazioni di servizi rese alle PA) e semplifica il 'redditometro' e lo 'spesometro'.
La bufala
forse si è capito che non si può oberare di tasse chi ha un fatturato che gli consente, dedotte le spese, guadagni limitati
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