spread basso.
Chi ci guadagna?
Dopo lo stop
all'apertura della procedura d'infrazione europea nei confronti
dell'Italia i listini stanno vivendo dall'inizio di luglio 2019 giornate d'euforia e Piazza Affari
trascina al rialzo le borse del vecchio continente.
Lo spread,
ovvero il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark
italiano e il pari scadenza tedesco è sceso sotto quota 200 per la prima
volta dal giuramento dell'esecutivo gialloverde.
Il calo
del differenziale di rendimento Btp/Bund è frutto della rinnovata
fiducia dell'Europa nella politica economica dell'Italia e determina una serie
di effetti a catena.
I vantaggi
dello spread basso per l'Italia
In primo
luogo gli interessi di debito costano meno e questo dà fiducia ai
mercati.
Il calo
prolungato e costante dello spread permette allo Stato di risparmiare
parecchio denaro, denaro che con lo spread alto sarebbe servito
a pagare il debito e che invece quando cala determina una diminuzione del costo
degli interessi con la possibilità che i soldi non spesi vadano a finanziare l’economia.
Lo spread
deve restare basso a lungo. Si stima che una riduzione a lungo termine di
100 punti base possa far risparmiare allo Stato 3, 4 miliardi l'anno.
Chi voglia
e possa investire in titoli di Stato per ottenere un rendimento
vicino al 2% dovrà puntare a quelli più costosi e con scadenze lunghe anche se
la scadenza lunga fa sì che ci sia la necessità di assumersi il
rischio del rialzo dei tassi.
Le aziende,
comunque, per avvertire l'effetto del calo del differenziale Btp/Bund dovranno
aspettare qualche mese quando il costo di un prestito bancario verrà avvertito
come meno caro.
Percepibile
subito, invece, è proprio il cambio del mercato del debito. Le
imprese che si finanziano con emissioni obbligazionarie, in particolare,
avranno cedole più basse se lo spread cala.
Ad
esempio, Ferrovie dello Stato ha avuto una domanda di 2,5
miliardi di euro dopo aver emesso un bond a 7 anni per soli 700 milioni
per progetti sostenibili.panorama.it
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