lunedì 30 marzo 2015

Iro

OR SON CINQUANT'ANNI 

che maturaste all'istante
io, duro, più avante 

ognun incontrar vuolsi per festeggiar 
non io, se non invitato 
com'Iro fra Proci tollerato 
a cui offrir in guiderdone 
il rimasticato avanzo d'un boccone 

a Voi la decision commetto 
se sì e no fra pie' aver un inetto 
se strider non dèe in culta compagnia star vostro pari 
e non di somari 

da Voi Probiviri adunque al cui cospetto 
dovuta è riverenzia e gran rispetto 
se confonder mi posso in vostro rango 
di saper attendo ed in tacer rimango  

e l'amico nostro antico nel tempo senz'ore 
che i residui d'immagin sepolti ho nel cuore 
Roberto Pace, Spirito di bontà 
tacendo acconsentirà? 

Livio

venerdì 27 marzo 2015

Gare d'appalto? Non servono!

Anche la Corte dei conti ha avuto da ridire sul fatto che molti appalti Expo sono stati assegnati senza gara. Il più clamoroso è lo spazio dato a Oscar Farinetti, grande amico e sostenitore di Matteo Renzi: la sua Eataly sarà presente all’esposizione universale 2015 di Milano con due padiglioni da 4mila metri quadrati ciascuno, in cui funzioneranno 20 ristoranti, uno per regione italiana. Italy is Eataly: sarà il nome di quello che è stato presentato come “il più grande ristorante che mente (e pancia) umana abbia mai pensato”.
Incarico diretto, per Farinetti, che nei sei mesi dell’evento prevede di servire 2,2 milioni di pasti, in collaborazione con l’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo. “L’esperienza di Eataly nel settore della gastronomia è uno dei migliori biglietti da visita con cui possiamo presentare il nostro Paese durante l’esposizione universale”, ha spiegato l’amministratore delegato di Expo spa,Giuseppe Sala, quando ha presentato il progetto. Farinetti ha aggiunto che “Eataly non solo è lieta, ma è anche orgogliosa di partecipare da protagonista alla vita di Expo 2015. Basta con i gufi di Expo: i visitatori saranno più dei 20 milioni previsti, saranno almeno 30 milioni, un terzo dei quali stranieri. Sarà l’occasione di fare uno scatto e raddoppiare esportazioni e turismo. Expo cambierà Milano e l’Italia come le Olimpiadi hanno cambiato Torino”. Non solo: “Nel futuro del nostro Paese”, ha aggiunto Farinetti, “per non soccombere, bisogna puntare sull’incremento delle esportazioni di agroalimentare di qualità e sulla crescita del numero di turisti stranieri. Sono le nostre due principali vocazioni, abbiamo prodotti alimentari, paesaggi e un patrimonio di opere d’arte incomparabili. Expo 2015 è un appuntamento fondamentale per favorire questi obiettivi e sicuramente non li mancherà”. Meno lieti i concorrenti di Farinetti. Piero Sassone, presidente di Icif (Italian Culinary Institute for Foreigners) – che già ha presentato al presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, un esposto in cui denuncia presunte irregolarità nella gara per la ristorazione al padiglione Italia – si chiede: “Ma è possibile che a Eataly siano stati dati due padiglioni senza gara? Cantone e il Bureau International des Expositions non hanno niente da eccepire?”. I 20 ristoranti di Italy is Eataly saranno gestiti a turno, un mese ciascuno, da 120 ristoratori italiani, a cui andrà il 70 per cento degli incassi. Il resto a Farinetti, che nei suoi 8mila metri quadrati si propone di “esaltare la biodiversità della cucina e dei nostri prodotti agroalimentari, il nostro vero primato nel mondo”.
Tra i ristoratori italiani è già partita la gara (sotterranea) per essere presenti: ma con quali criteri saranno decisi i sommersi e i salvati? Con quale discrezionalità? Ottenendo in cambio che cosa? A Farinetti, ex distributore di elettrodomestici (Unieuro), è stato regalato un potere immenso: quello di scegliere i ristoranti e i ristoratori che dovranno rappresentare l’Italia di fronte al mondo. Così Expo, che inizialmente doveva essere la manifestazione planetaria della biodiversità e della sostenibilità, si trasformerà in una grossa sagra postmoderna della gastronomia. E non c’è solo Eataly. Anche Coop ha (senza gara) un grande spazio nell’esposizione: come official premium partner”, dietro versamento di 12,4 milioni di euro, sta mettendo in piedi una delle cinque aree tematiche dell’esposizione, il Future food district, 2.500 metri quadrati di supermercato digitalizzato del futuro.
Sono una decina i marchi del settore alimentare e della distribuzione che figurano come partner o sponsor di Expo. Da loro, la società di Sala, in cambio della visibilità e degli spazi assegnati, riceve denaro e forniture di beni o servizi. Le entrate previste per Expo spa sono di 400 milioni. Chi paga di più, almeno 20 milioni, è official global partner (Telecom, Fiat, Intesa, Samsung e anche, a dimostrazione che per cercare di far quadrare i conti non si va per il sottile, Selex Es, società del settore difesa, cioè armamenti e affini).
Chi sgancia tra i 10 e i 20 milioni, come Coop, è invece official premium partner. Si è infine official partner con un investimento tra i 3 e i 10 milioni: tra questi, Moretti (gruppo Heineken), Coca-Cola (che avrà nel sito un intero padiglione), San-Pellegrino (gruppo Nestlé), Ferrero, Illy, Martini & Rossi (Bacardi), Algida (Unilever) e San He Tea. Sopra tutti, Fari-netti, che nel 2015 è destinato a diventare il padrone della ristorazione italiana.
di Gianni Barbacetto e Marco Maroni
da il Fatto Quotidiano di mercoledì 12 dicembre 2014

giovedì 26 marzo 2015

Assegno sociale. requisiti

L’assegno sociale non è da confondersi con l’assegno mensile, poiché quest’ultimo viene concesso agli invalidi civili di età compresa tra i 18 e i 65, mentre l’assegno sociale viene percepito dalle persone maggiori di 65 anni e 3 mesi. Tanto è vero che l’invalido che percepisce l’assegno mensile, al compimento dei 65 anni e 3 mesi, percepirà l’assegno sociale, sempre che abbia i requisiti previsti. 
L’assegno sociale, che dal 1995 sostituisce la vecchia pensione sociale, è una prestazione assistenziale, cioè una prestazione economica che non si basa, come le altre pensioni, sui contributi versati. Si tratta, quindi, di una provvidenza economica pensata per le persone anziane a basso reddito.
La verifica del possesso dei requisiti viene fatta annualmente, quindi l’assegno sociale è sempre pagato con carattere di provvisorietà sulla base del reddito presunto. Nell’anno successivo l’INPS opera la liquidazione definitiva o la modifica o la sospensione sulla base delle dichiarazioni reddituali rese dagli interessati. L’assegno sociale non è soggetto a Irpef e non si trasmette agli eredi dopo la morte del titolare.

Hanno diritto all’assegno sociale le persone che:
  • hanno compiuto 65 anni e 3 mesi;
  • siano cittadini italiani o cittadini UE residenti in Italia, o siano cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • risiedano effettivamente ed abitualmente in Italia;
  • siano sprovvisti di reddito, ovvero possiedano redditi di importo inferiore ai limiti stabiliti dalla legge;
  • abbiano soggiornato legalmente ed in via continuativa in Italia per almeno 10 anni (questo requisito è stato introdotto dal 1° gennaio 2009).

CALCOLO DEI REDDITI

Ai fini dell’attribuzione dell’assegno sociale si considerano i redditi del richiedente e del coniuge come di seguito indicati:
  • redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • redditi esenti da imposta;
  • redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • redditi soggetti ad imposta sostitutiva (interessi postali e bancari; interessi dei BOT,CCT e di ogni altro titolo di Stato; interessi, premi ed altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e società per azioni; etc.);
  • redditi di terreni e fabbricati;
  • pensioni di guerra;
  • rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • pensioni dirette erogate da Stati esteri;
  • pensioni ed assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili, ai sordi;
  • assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.
Ai fini dell’attribuzione dell’assegno sociale non si computano:
  • i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui trattamenti stessi;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915/1918;
  • arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.

Omicidio stradale Riforma del codice della strada in dirittura di arrivo al Senato.


Omicidio stradale Riforma del codice della strada in dirittura di arrivo al Senato.

Rischia da 8 a 12 anni di carcere chi al volante in stato di ebbrezza alcoolica o di alterazione psico-fisica causa la morte di un'altra persona; mentre da 6 a 9 anni è la pena per chi uccide per colpa dell'alta velocità. Stessa punizione per chi avendo causato la morte si dà alla fuga. Nel caso in cui le vittime siano più d'una la condanna potrà essere aumentata sino al triplo, ma non potrà superare i 18 anni. Sul fronte delle lesioni stradali, la detenzione è da 1 a 4 anni se il pirata è in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti; se invece va troppo ad alta velocità, la reclusione andrà dai sei mesi a due anni; nel caso in cui le vittime con lesioni siano più d'una "si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse, aumentata sino al triplo", ma senza superare i 7 anni.



  1. Lombardia - Associazione Italiana Familiari e Vittime della ...

    www.vittimestrada.org/articles.php?lng=it&pg=10355
    Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus .... 347/0434285 Sito Web della sede di Cremona a cura di Gaetano Penna. 

mercoledì 25 marzo 2015

Redditi degli italiani?

Egr. Avv.
I redditi degli italiani stanno diminuendo
Le ( piccole) imprese chiudono se  on trovano contratti all’estero, dove si salvano non pagando le tasse che vigono da noi,
i professionisti arrancano,
i redditi da lavoro dipendente sono sempre più precari,
i redditi da pensione diminuiscono,
i redditi da fabbricati sono ammazzati da manutenzioni e tasse,
il denaro non dà  più interessi.
Se la cavano solo politici e alti dirigenti i cui redditi aumentano in controtendenza,
dove andremo a finire?
Distinti Saluti
GR