sabato 31 gennaio 2015

Quesito SCIA E TUTELA DEL TERZO

Salve,
sono uno studente di Giurisprudenza presso l'Università di Macerata, nelle Marche. Sto realizzando una tesi in diritto amministrativo riguardante la SCIA E LA TUTELA DEL TERZO. Girando nel web ho trovato un suo interessante articolo a proposito ( S.c.i.a. La tutela del terzo. Impugnazione diretta o diffida all'amministrazione per l'esercizio delle verifiche spettanti?http://dirittoamministrativoconcentofanti.blogspot.it/2012/03/blog-post_6979.html ).
Se possibile volevo farle alcune domande:

1. Se non ho capito male, Lei propugna una interpretazione costituzionalmente orientata (partendo dall'art.24 Cost) al fine di riconoscere al TERZO la possibilità di avviare nei 60 giorni dalla presentazione della SCIA un'azione di accertamento "atipica"? 

2. Questa interpretazione sarebbe una "risposta" a chi sostiene che con l'intervento del legislatore nel 2011 vi sia stato un recesso della tutela del terzo  rispetto a quanto propugnato dall'Ad. Plenaria n.15/2011? 

3. Una terza domanda è questa: molto spesso, sopratutto in materia scia edilizia, il terzo viene a conoscenza della nuova attività (in senso lato) solo dopo i 60 giorni (o trenta)dalla presentazione della scia e contestualmente con l'inizio dei lavori. In questo caso, come può darsi una tutela effettiva ed efficace dei diritti (rectius interessi pretensivi) del terzo ? 

4. Leggendo il suo articolo non ho ben capito se Lei ritiene "la questione ormai definitivamente risolta" alla luce dell'intervento del legislatore del 2011 (co. 6 ter) oppure sia necessario un nuovo intervento al fine di introdurre una nuova azione, diversa e specifica, per tutelare il terzo?

Sperando di trovare in Lei risposta ai quesiti, la saluto cordialmente.

Saul Montebruno.


Risposta
bisogna rivedere il problema perché la scia è sa di fatto abrogata dall'art. 17 dello  Sbocca Italia.
Con la comunicazione inizio lavori i lavori si possono iniziare subito. N. Centofanti e P, Centofanti, L'abusivismo edilizio , 2015
In Ogni caso  trattandosi di un atto del privato la questione è risolta dall'intervento del legislatore del 2011 (co. 6 ter).
Si potrebbe pensare ad una incostituzionalità del norma per carenza di tutela!

Un uomo normale.

"Buongiorno sig, Editor vorrei proporre la pubblicazione di un romanzo."
Così esordiva Nicola fiducioso dell'accoglimento della sua idea.
Siccome oggi le persone normali non fanno notizia pubblicare il romanzo di una persona normale poteva essere una grande sorpresa editoriale . Avrebbe potuto vendere migliaia di copie.
L'Editor non fu affatto comprensivo.
"Lei è una persona famosa " gli rispose " ha una cerchia di amici , parenti sostenitori, è il punto di riferimento di interessi giornalistici, editoriali, artistici, insomma ha dei lettori potenziali che possano farci vendere non so che dico almeno 20.000 copie del suo romanzo, insomma è una che ha presa sui media, può apparire in televisione può fare delle comparsate radiofoniche per presentare il suo libro?"
" Mi scusi ma se l'Editor è lei perché chiede a me di comprarle le copie del mio libro? allora me lo pubblico io? "
"Mica è la stessa cosa se una casa editrice prestigiosa come la nostra si mette in catalogo il suo libro e lo presenta nelle sue librerie.
Noi veda investiamo dei soldi per stampare i suo libro e distribuirlo , se non abbiamo la convinzione che lei sia una persona rappresentativa nel suo ambiente o con forte presenza sui media la pubblicazione del suo libro è un rischio troppo forte economicamente per noi."
"Non vuole neppure leggere il manoscritto? non le interessa la mia storia i suoi contenuti?"
" No grazie diventi prima famoso e poi ne parliamo."
Nicola però voleva pubblicare  a tutti costi il suo libro voleva raccontare le sue storie. Voleva che i suoi personaggi vivessero sulla carta."
Scrivere per lui è stata una necessità per dare una casa sicura ai suoi personaggi per dare testimonianza di fatti che potevano essere distorti per dare la sua interpretazione della realtà che aveva vissuto.
Era una storia romanzata ma le esperienze vissute erano vere erano fatti che un uomo normale può vivere e dai quali deve uscire trovando le migliori soluzioni per lui.
Se nessuno voleva pubblicare la sua storia tanto meglio l'avrebbe pubblicata lui ricorrendo a quegli editori che se compri un certo numero di copie ti mettono in catalogo e se non trovava i soldi la poteva pubblicare sul blog la sua storia.
L'editor si stava infastidendo di questo che non aveva ancora capito che le storie di un uomo normale non interessano agli editori.
Non garantiscono gli utili! Questi scrittori in erba lasciassero ai veri professionisti la scrittura oppure si inventassero una storia diversa .
Un giallo, un romanzo di fantascienza ha un mercato.
Si riesce sempre a mettere insieme un congruo numero di copie da vendere agli appassionati del genere.
Oppure inventarsi una saga fantastica quella di uno stregone che vive in mezzo agli umani, sì ma questa la hanno già inventata bisogna lavorare di fantasia e provarci.
Bisogna impegnarsi a fondo scrivere tutti i giorni per ore ed ore credere in un progetto.
Una storia normale scritta magari nei ritagli di tempo del lavoro per raccontare persone normali, no questa è una pessima idea editoriale.
Una storia normale è un controsenso in una società di massa dove i comportamenti standard sono costruiti dalla moda e dalla pubblicità, oramai nel mondo d'oggi una storia normale non interessa più a nessuno.
  
  

Antiterrorismo. Appello per salvare la Francia.

Marcher nue de JOUR EN GRANDE-BRETAGNE

> > >
Cela mérite votre attention ? A noter dans vos agendas.  Comme vous le savez sans doute déjà, c'est un péché pour un homme musulman de voir une femme autre que son épouse nue et s'il le fait, il doit se suicider.  Donc, samedi prochain à 13 heures toutes les femmes britanniques sont invitées à sortir nues pour aider à éliminer les terroristes du quartier.

Se regrouper dans votre quartier durant une heure est recommandé pour cet effort anti-terroriste.
Tous les hommes patriotes s’assiérons sur des chaises de jardin en face de leurs maisons afin de démontrer leur soutien aux femmes  et à prouver qu'ils ne sont pas des sympathisants terroristes musulmans.  
Comme l'Islam combat aussi l'alcool, un pack de 6 bières fraiches à vos côtés sera une preuve supplémentaire de votre patriotisme.  Le gouvernement britannique apprécie vos efforts pour extirper les terroristes et se félicite de votre participation à cette activité anti-terroriste.

  
Que Dieu bénisse la Grande-Bretagne !

Si vous n'envoyez pas cet E-mail à au moins 1 personne, 
c’est que vous êtes un terroriste sympathisant, lâche poltron, complice.
Alors Mesdames, on compte sur vous pour sauver la France du terrorisme 

giovedì 29 gennaio 2015

DIsdetta contratto Energia elettrica e/o Gas. Quesito


Egr. Avv. 
Cosa devo fare per disdettare?
I migliori saluti
GG

Raccomandata R.R.
Spett. Azienda energia elettrica/Gas

 Oggetto: Disdetta Contratto Energia -del 28.1.2015 intestato a .. residente

Nel mentre faccio presente che il contratto in oggetto ricevuto via e mail in data odierna è diverso da quanto prospettatomi oralmente dall'operatore che mi ha contattato per quanto attiene ai costi praticati
Che l’operatore da me contattato al numero verde si è rifiutato di darmi chiarimenti esaustivi sulle modalità di recesso.
In particolare non mi ha specificato che occorre inviare due distinte disdette pur essendo contratto con lo stesso numero e con le medesime condizioni generali.
Disdico il contratto esercitando il diritto di ripensamento.
Diffidando a contattare chi è regolarmente iscritto all’elenco degli oppositori per iniziative contrattuali .
Distintamente.

i

PS 
Meglio inviare copia al Garante della Privacy e al Garante del Mercato anche se a nulla serve


Diritto di accesso FOIA.IT



Appello per l’adozione di un Freedom of Information Act in Italia

Noi riteniamo che uno dei mali, e tra i più gravi, che colpisce la nostra Repubblica sia il cattivo rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, e l’attuale legislazione che fa della pubblica amministrazione un corpo separato e opaco.
Riteniamo essenziale il riconoscimento del diritto di tutti di chiedere conto delle scelte e dei risultati del lavoro amministrativo, con una legge sul modello del Freedom of Information Act presente in moltissimi paesi democratici.
Vogliamo quindi l’introduzione, anche nella disciplina italiana, dell’obbligo per la pubblica amministrazione di rendere trasparenti i propri atti.
Consideriamo che un passo fondamentale sarebbe anche l’introduzione in Italia della Convenzione del Consiglio d’Europa del 18 giugno 2009 sul diritto di accesso ai documenti ufficiali, così da garantire «il diritto di ognuno, senza discriminazioni di alcun tipo, all’accesso, su semplice richiesta, dei documenti detenuti dalle pubbliche autorità».
È fondamentale per uno stato democratico che – come è scritto nella stessa Convenzione – il cittadino si formi «una opinione sullo stato della società e sulle autorità pubbliche» e rafforzi «l’integrità, l’efficienza, l’efficacia e la responsabilità delle autorità pubbliche favorendo così l’affermazione della loro legittimità».
Consapevoli che l’assenza di un rapporto paritario tra cittadino e pubblica amministrazione ha un peso crescente nel progressivo declino della nostra Repubblica, chiediamo che una nuova normativa in grado di garantire il diritto di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione entri con urgenza nell’agenda governativa e parlamentare.