Racconti da New
York. Central
Park
A Central Park, se sei paziente nel cercarlo,
puoi raggiungere i campi di fragole (strauberry
feals).
Si tratta di un piccolo giardino con un mosaico
donato dalla città di Napoli che ricorda John Lennon il componente del
complesso dei Beatles ucciso lì vicino.
Un assassinio che ha lasciato tutti stupiti.
John però non è morto.
La sua musica è lì, e i suoi fan sono lì a
ricordarla.
C’è un signore vestito alla moda di allora.
E’ uno dei sopravvissuti degli ultimi figli dei
fiori che accompagnavano i Beatles nei loro concerti.
E’ un po’ appesantito dagli anni , la sua
corporatura corpulenta non denota un animo sensibile, ma è lì.
Seduto su di una panchina sembra il custode dei
ricordi, anzi dalla sui gesti rituali è più un novello sacerdote che custode.
Sulla panchina tiene dei cesti di fiori.
Conserva delle rose incartate una per una nella
plastica.
Con gesto rituale ne scarta una l’accarezza quasi
per assicurarsi che non possa pungere qualcuno e la depone sul mosaico seguendo
il verso dei raggi che convergono verso il centro del cerchio.
Dopo averla adagiata a terra con cura
controlla che nel frattempo non vi sia qualche fiore fra quelli già collocati
che non sia in linea con la composizione e turbi la ritmicità delle righe di
fiori.
Accertatosi che tutto sia in ordine con un
sorriso e con molta calma ritorna alla panchina.
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