Altre storie. Luciano .
Prima di andarsene ha
partecipato all’ultimo concerto jazz.
La musica era tutto per
lui e non avrebbe considerato giusto che il buon Dio lo costringesse ad andarsene
senza avere ascoltato un ultimo complesso suonare le canzoni più amate.
Così come di solito
prese la macchina andò a sentire il suo complesso preferito suonare per
l’ultima volta, tornò a casa e se ne andò nel sonno senza un lamento .
D’altronde era felice
di andarsene perché a modo suo la sua vita l’aveva spesa bene.
Penso che nessuno può affermare
il contrario.
Sempre in mezzo ad
amici che affollavano al sue cene sempre attorniato dai musicisti che ospitava
nella sua grande casa in campagna un po’ demodé non perfettamente in ordine ma
con tanto calore .
Andare da Luciano a
cena e a sentire musica era un modo per dare alla settimana un giusto epilogo.
Come in un antico
rituale si facevano sempre le stesse cose e si era contenti non essendo mai
sazi a ripeterle.
Cambiava la musica
perché i complessi erano diversi ognuno con il suo stile e Luciano era lì a
battere in tempo accompagnando la musica con il suo inseparabile contrabbasso.
“Oggi ho fatto la
focaccia con le cipolle e la lonza di maiale arrosto, l’ho fatta cucinare per
un intero pomeriggio.”
La preparazione delle
cene era davvero accurata ed il tempo speso per preparare era davvero molto.
Luciano si divertiva
così, per lui l’accoglienza era un rito che doveva esser celebrato con la
dovuta attenzione anche ai minimi particolari.
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