La "rivoluzione keynesiana" ha sostenuto la necessità dell'intervento pubblico statale nell'economia con misure di politica di bilancio e monetaria, qualora una insufficiente domanda aggregata non riesca a garantire la piena occupazione.
Ora visto che l'apparato con contratti economicamente disastrosi e vitalizi da basso impero si sta mangiando il patrimonio degli italiani realizzato con fatica da una generazione negli anni del dopoguerra è stata messa in atto una nuova teoria Keynesiana.
L' elaborazione teorica manca, ma l'attuazione pratica è evidente.
Le misure di rilancio devono venire dai privati, cui lo Stato assicura in cambio degli investimenti un reddito scarso , nessuna protezione legale ,un sistema amministrativo assolutamente inefficiente, un sistema fiscale oppressivo e una classe politica rissosa da basso impero.
E' veramente proficuo investire in Italia.
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