Tortore
Il
balcone da sempre spalancato sul mare
ha
oramai le imposte chiuse.
Le
tortore non frullano più le ali
per farsi posto in prima fila
a
beccare i chicchi di grano
che
i loro amici con tanto amore deponevano.
Forse
sono lì, sul colle del cimitero,
a tubare l’estremo saluto,
appoggiate
al marmo bianco del tombeau.
Vernazza
Porto
pigro e chiassoso,
sono
giunto ansante
dopo
un faticoso e assolato sentiero
sospeso
tra cielo e mare
dove
le agavi, in segno di ultimo saluto,
offrono
il fiore della loro passione.
Città
della luce
Correre
in auto di notte a Parigi
lungo i boulevard è come immergersi
in
un mare di luminose emozioni.
Resisterà
tutto ciò alle insidie del tempo.
Distruggeranno
gli uomini la città della luce?
Api
Stanno
uccidendo le api.
Chi
impollinerà i nostri fiori,
i nostri frutti e il nostro mais?
Non
voglio vivere in una natura
fondata
sull’impollinazione artificiale.
Dio proteggi la natura,
perché che gli uomini vogliono distruggerla.
Bizet
Ciao,
Piccolo, ma Grande Leone.
meravigliosi anni di gioie, dolori,
emozioni,
sorrisi, abbracci, carezze
tanti
bei momenti passanti insieme.
Buon
viaggio, amico mio.
Ora abbiamo Camy con noi,
ma sono sicuro che sei contento
che abbiamo una nuova amica,
perché sai che ogni volta che
la vediamo
ci ricorderemo di te.
Mediocrità
Amo frequentare gli stessi amici
per ricordare le stesse cose
così evito la gente con la puzza sotto al naso
Non frequento alberghi e ristoranti cinque stelle
per non essere impaludato in giacche troppo scure
Nel fine settimana frequento i miei luoghi del cuore,
Non sono troppo curioso di fare nuove scoperte
con lunghi viaggi all’estero.
Se questa è limitatezza
adoro la mediocrità.
Concerto all’aperto
Vedere le mani del pianista
rincorrere le note sulla tastiera
sbirciando con gli occhi le nubi
che disegnano emozioni nel cielo
ti proietta in un’altra dimensione
al di fuori dallo spazio angusto del cortile.
Storie
Non racconto le mie storie pensando ai lettori.
Scrivo per me stesso per preservare personaggi,
accadimenti dall’oblio del passato per far
rivivere
le ombre del passato e distoglierle dall’oblio.
Il silenzio
Il silenzio
parla alla nostra mente,
La quiete ci aiuta a raccogliere emozioni e sensazioni
che non possono essere più dimenticate.
Toglimi dal rumore di
questa folla .
Chi gode solo della
confusione assordante
vuole dimenticare di
essere una persona.
Ritorno a Venezia
Gradito è il ritornare a Venezia.
Vorrei riscoprire il fascino indolente
di questa città a me cara per i ricordi.
Le facciate scorticate delle case
mi raccontano il
passato che ho vissuto .
I nuovi barbari invano cercano
in rapide scorribande i segreti di Venezia.
Le calli contorte fanno carpire i loro misteri
solo a chi è abituato a sentire il rumore dei passi,
quando il frastuono dei turisti si è dissolto
Nelle tenebre
la città si riposa esausta.
Ricordo
Non piangete: Luciano si troverà bene,
lassù in cielo, con i nostri amici che ci hanno
preceduto.
Spero che gli abbiano dato subito
una chitarra o
un contrabbasso,
così potrà fare musica fin dalla prima sera.
Sicuramente avrà ritrovato Gano,
Spregy e le altre Belle Rane
con loro potrà ritmare le nostre canzoni.
Sono andati avanti a preparare tutto.
Ci aspettano sorridendo e cantando:
Non ti fidar di me.
A Luciano
Campoformido
A Campoformido l’alfiere della eguaglianza,
libertà, fraternità consegnava all’Austria
la Repubblica del Leone.
La Serenissima aveva rinunciato ad ogni difesa,
consegnandosi ai francesi per paura
della loro collera in caso di resistenza.
Il coraggio che l’aveva fatta trionfare
se n’era andato via in fondo al mare
con l’ultimo anello consegnato agli abissi.
Il liberatore portava, oltre a eguaglianza,
libertà e fraternità, la miseria ai veneziani.
Lui ha svuotato le casse pubbliche,
portandosi via i nostri tesori e l’onore.
Se vale il motto “guai ai vinti”,
si abbia, almeno, il coraggio di chiamare
saccheggiatore e non liberatore l’infausto vincitore.
La storia si ripete anche oggi abbiamo
molti predoni che si fanno chiamare liberatori
e tanti pavidi ossequenti che tengono loro bordone.
Ricorda questa sconfitta di Venezia e di tutti gli
uomini liberi,
non per piangere, ma per trarne insegnamento.
Nessun commento:
Posta un commento