Marianna Madia È figlia del giornalista, attore e politico Stefano Madia (1954-2004) e di Mita Messina. Pronipote di Titta Madia (1894-1976), avvocato e deputato tra il 1924 ed il 1939 per il Partito Nazionale Fascista, e tra il 1953 e il 1958 per il Movimento Sociale Italiano.
Il 9 dicembre 2013 diviene membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, con a capo il nuovo segretario nazionale Matteo Renzi, con il ruolo di responsabile per il lavoro.
Il 22 febbraio 2014 diviene Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione della Repubblica Italiana nel Governo Renzi.
Come responsabile del governo per la pubblica amministrazione ha promosso una riforma complessiva della funzione pubblica attraverso un decreto legislativo.
La giovane età, "l'inesperienza politica", una passata relazione sentimentale con il figlio di Giorgio Napolitano, hanno offerto materia per sollevare forti polemiche sulla stampa circa l'opportunità della sua candidatura. In particolare, secondo il saggista Piergiorgio Odifreddi Madia sarebbe "una raccomandata di ferro, con un pedigree lungo come il catalogo del Don Giovanni" e quindi "espressione del più antico e squallido nepotismo".
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