Consigliere di Stato. AA cercasi sentenze o incarichi?
Ci
sono Consiglieri, famosissimi, alla Antonio Catricalà e alla Donato Marra, che da Consiglieri di Stato per anni hanno varcato raramente la
soglia di palazzo Spada avendo rivestito importanti incarichi istituzionali al governo, alla
presidenza del Consiglio o alla presidenza della Repubblica.
Ci
sono anche gli altri, meno noti alle cronache, che non indossano la toga da anni (pur mantenendo il loro posto e spesso
addizionando allo stipendio un’indennità), ma popolano il fitto sottobosco di
superesperti alla testa di gabinetti dei ministeri,
authority ed enti pubblici. E ci sono quelli che, pur continuando a fare il consigliere di Stato, collezionano talvolta gratis, più spesso no, incarichi extra giudiziari che rischiano di togliere comunque
tempo prezioso al lavoro e alle controversie legali da risolvere. Il tutto
mentre l’arretrato di palazzo Spada continua a scalare cifre record.
Se a
partire dal
2010 e fino al 2013 la cifra delle pratiche arretrate era stata progressivamente abbattuta passando da 27.225 ricorsi pendenti a
24.235, nell’ultimo anno il trend virtuoso si è di
nuovo inceppato facendo
lievitare l’arretrato a 25.026.
Colpa
certamente delle carenze dell’organico
scoperto per circa il 20 per cento dei posti, ma anche dell’attivismo
extraprofessionale delle toghe. Come ilfattoquotidiano.it ha potuto verificare sfogliando i verbali e i documenti interni di palazzo Spada,
nel solo 2014 su un organico complessivo di circa 115 componenti (di cui 88 Consiglieri) sono stati
infatti circa 50 quelli che hanno ricevuto incarichi extra giudiziari,
che vanno dai cicli di 4 lezioni all’Università agli incarichi quinquennali.
Undici consiglieri risultano poi temporaneamente fuori ruolo, ovvero sono esonerati
dall’incarico perché in prestito presso istituzioni pubbliche, authority o organismi
internazionali. Trattandosi di incarico temporaneo, questi
magistrati (sia che vadano a fare i ministri, i capi di gabinetto o i
presidenti di Authority) conservano il posto e
(salvo eccezioni) lo stipendio, a cui si aggiunge un’indennità per il nuovo incarico.
C’è da
dire che negli anni diversi di loro hanno riunciato al doppio stipendio: chi
all’indennità, chi, come per Donato Marra, allo stipendio da Consigliere.
Comunque
sia, spesso si tratta di incarichi ed esoneri che si trascinano da anni, tanto che il
presidente Giovannini continua a lamentare “notevoli carenze degli
organici”.
Mentre,
naturalmente, le pratiche arretrate si accatastano. Il ‘must have’ dell’incarico extra per i consiglieri di
Stato sembrano essere le lezioni all’Università.
Della serie, una cattedra non si nega a nessuno. Su 50 incarichi extra conferiti ad altrettanti Consiglieri
di Stato nel 2014, l’80 per cento sono
infatti lezioni e cattedre universitarie. Sull’insegnamento
universitario si buttano in molti. Nel 2014, ad esempio, ha ottenuto due incarichi di docenza retribuiti (presso l’Accademia e la
Scuola di Polizia Tributaria della
Guardia di
finanza e nell’Università Lum Jean Monnet
di Casamassima, Bari) Nicolò Pollari, già direttore del Sismi, il servizio
segreto militare (il suo nome ha conquistato le cronache per varie vicende
giudiziarie, tra le quali il rapimento di Abu Omar) nominato da
Prodi nel 2007 Consigliere di Stato.
Incarichi
universitari ha anche Oberdan Forlenza, attualmente segretario generale
della giustizia amministrativa
e negli anni consigliere giuridico e capo di gabinetto di diversi ministeri e di palazzo Chigi.
Il 21
marzo 2014 ha avuto l’incarico di
insegnamento sul tema “Legislazione dei beni culturali”, presso l’Università Iuav (Istituto
Universitario di Architettura) di Venezia per 45 ore
totali e da luglio per tre anni ha l’incarico di presidente del collegio dei revisori del
segretariato della presidenza della Repubblica.ilfattoquotidiano.it/2015/03/31/.
Sembra che i concorsi di accesso
alle carriere abbiano tempi interminabili perché devono acclarare anche la capacità
di assumere più incarichi contemporaneamente. Labu.fala.it
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