Nunzio Galantino, a poche ore dalla sentenza
della Consulta sull’Italicum afferma: «Mi pare che sia sotto gli occhi di tutti che ci siano
due leggi elettorali frutto del lavoro della magistratura. Non è normale un
Paese in cui la magistratura detta tempi e modi all’amministrazione, vuol dire
che la politica non ha fatto il suo mestiere», osserva Galantino che poi porta
l’affondo sul voto anticipato : «Non sta a noi decidere la data del voto, quel
che diciamo è che è importante che l’elezione non sia un diversivo, uno
strumento con cui Tizio si prenda la rivincita su Caio. Occorre risolvere i
problemi e non rinviare le soluzioni» corriere.it/politica/17_gennaio_26.
Se ne è accorta persino la CEI.
Forse dovrebbe dirlo più direttamente ai cristiani direttamente
impegnati in politica esperti a raccontare una sacco di storie e a non
riosolvere nessun problema. Il loro impegno è quello del loro rimanere ottimamente
seduti n poltrona Tutti gli altri che contano? Serve un Savonarola? Labu.fala.it
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