Economia. MEF. ICI-IMU. Ricorso Torino
“Il riconoscimento del fatto che
il governo Monti ha sbagliato i conti c’è stato”, con le
sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, ed è stato “un
elemento di giustizia“. Lo dice Graziano Delrio. Secondo
cui “ora per capire quale risarcimento potrà esserci bisognerà che si
siedano e trovino un accordo”. Neanche 24 ore prima la sottosegretaria Maria
Elena Boschi aveva infatti negato che quei soldi siano dovuti, sostenendo
al contrario che il capoluogo piemontese “come altri comuni, ha in
qualche modo ottenuto le risorse dovute attraverso un accordo con l’Anci. 00:00
“Due sentenze, del Tar e del
Consiglio di Stato, attestano che lo Stato ha trattenuto indebitamente introiti
fiscali che erano della città di Torino”, dice “L’unico dubbio è su quale sia l’ammontare che
il governo deve restituire, perché le sentenze non lo quantificano. La cifra
massima è stata stimata dall’amministrazione comunale, a fine 2015, in 61
milioni: ora bisogna trattare, come ha fatto con successo il Comune di
Lecce, e arrivare a un punto di intesa”.
L’oggetto del contendere è il
ricco piatto costituito dagli introiti delle tasse sugli immobili. Il ricorso
presentato dal Comune di Torino nel dicembre 2012, con la firma del sindaco
Fassino, riguardava infatti le modalità con cui il governo tecnico di Monti ha
fatto i calcoli sui fondi da riconoscere agli enti locali per compensarli del minore
gettito per le loro casse causato dal passaggio dall’Ici all’Imu. La
differenza cruciale è che l’Ici finiva tutta nelle casse comunali, mentre
l’Imu, la cui entrata in vigore fu anticipata da Monti di due anni
per rimpinguare i conti pubblici, va per metà allo Stato (con l’eccezione
di quella sulle prime case abolita però da Renzi).
Ai sindaci era stata assicurata
la “invarianza di gettito”, anche attraverso una camera di compensazione
chiamata Fondo sperimentale di riequilibrio. Ma alla prova dei fatti
i Comuni ci hanno perso: il ministero del Tesoro ha infatti sottostimato l’Ici
(il cui gettito è stato stimato invece che usare i consuntivi 2010, non
ancora tutti disponibili) e sovrastimato l’Imu, calcolata tenendo conto di voci
in parte inattendibili. Come le tasse dovute dagli immobili “fantasma”,
cioè quelli sconosciuti al fisco, la cui esistenza e relativa rendita catastale
è solo presunta. ilfattoquotidiano.it.
Nessuno sottolinea che non è
possibile che le elggi sia così confuse.
A che cis tannoa fare una pletora
di dirigenti statali e cominali se non riescono neppure dividersi i fondi delle tassazione???
Costi di giustizia che devono
sopportare i contribuenti oltre l atassazione è un deliriop! Labu.fala.it
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