martedì 4 aprile 2017

Economia. MEF. ICI-IMU. Ricorso Torino

Economia. MEF. ICI-IMU. Ricorso Torino

“Il riconoscimento del fatto che il governo Monti ha sbagliato i conti c’è stato”, con le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, ed è stato “un elemento di giustizia“. Lo dice Graziano Delrio. Secondo cui “ora per capire quale risarcimento potrà esserci bisognerà che si siedano e trovino un accordo”. Neanche 24 ore prima la sottosegretaria Maria Elena Boschi aveva infatti negato che quei soldi siano dovuti, sostenendo al contrario che il capoluogo piemontese “come altri comuni, ha in qualche modo ottenuto le risorse dovute attraverso un accordo con l’Anci. 00:00
“Due sentenze, del Tar e del Consiglio di Stato, attestano che lo Stato ha trattenuto indebitamente introiti fiscali che erano della città di Torino”, dice  “L’unico dubbio è su quale sia l’ammontare che il governo deve restituire, perché le sentenze non lo quantificano. La cifra massima è stata stimata dall’amministrazione comunale, a fine 2015, in 61 milioni: ora bisogna trattare, come ha fatto con successo il Comune di Lecce, e arrivare a un punto di intesa”.
L’oggetto del contendere è il ricco piatto costituito dagli introiti delle tasse sugli immobili. Il ricorso presentato dal Comune di Torino nel dicembre 2012, con la firma del sindaco Fassino, riguardava infatti le modalità con cui il governo tecnico di Monti ha fatto i calcoli sui fondi da riconoscere agli enti locali per compensarli del minore gettito per le loro casse causato dal passaggio dall’Ici all’Imu. La differenza cruciale è che l’Ici finiva tutta nelle casse comunali, mentre l’Imu, la cui entrata in vigore fu anticipata da Monti di due anni per rimpinguare i conti pubblici, va per metà allo Stato (con l’eccezione di quella sulle prime case abolita però da Renzi).
Ai sindaci era stata assicurata la “invarianza di gettito”, anche attraverso una camera di compensazione chiamata Fondo sperimentale di riequilibrio. Ma alla prova dei fatti i Comuni ci hanno perso: il ministero del Tesoro ha infatti sottostimato l’Ici (il cui gettito è stato stimato invece che usare i consuntivi 2010, non ancora tutti disponibili) e sovrastimato l’Imu, calcolata tenendo conto di voci in parte inattendibili. Come le tasse dovute dagli immobili “fantasma”, cioè quelli sconosciuti al fisco, la cui esistenza e relativa rendita catastale è solo presunta. ilfattoquotidiano.it. 
Nessuno sottolinea che non è possibile che le elggi sia così confuse.
A che cis tannoa fare una pletora di dirigenti statali e cominali se non riescono neppure  dividersi i fondi delle tassazione???

Costi di giustizia che devono sopportare i contribuenti oltre l atassazione è un deliriop! Labu.fala.it

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