Riforma Legge elettorale . Proposta You
trend
La proposta di legge elettorale che abbiamo
presentato ieri mattina alla Camera dei Deputati è un
tentativo di uscire dallo stallo politico/istituzionale venutosi a creare dopo
la bocciatura della riforma costituzionale e soprattutto dopo la sentenza della
Corte costituzionale che
ha bocciato parti importanti della legge elettorale Italicum.
• 50% dei seggi assegnati in
collegi uninominali a turno unico
La proposta prevede che metà dei
seggi siano assegnati in collegi uninominali, sia alla Camera (309 seggi)
che al Senato (154).
• 50% dei seggi assegnato
con metodo proporzionale di lista
L’altra metà dei seggi è
assegnata con metodo proporzionale. Alla Camera, la ripartizione avviene
su base nazionale, con metodo del quoziente naturale (Hare) e tra le liste
che superano il 3% dei voti; in seguito, i seggi spettanti a ciascuna
lista vengono ripartiti nelle 27 circoscrizioni (quelle attualmente
esistenti) in base ai voti ottenuti in ciascuna. Al Senato, l’assegnazione –
coerentemente con il dettato costituzionale – avviene su base regionale.
Qui non sono previste soglie di sbarramento: il metodo è sempre
quello del quoziente, ma per ottenere seggi occorre riportare almeno un quoziente
intero. Ciò significa che la soglia di sbarramento “effettiva” varia in
funzione del numero di seggi proporzionali messi in palio in ciascuna regione,
risultando più bassa in quelle più grandi (Lombardia, Lazio, Campania, Veneto,
Sicilia) e più alta in quelle di medie e piccole dimensioni. Ciò fa sì che il
sistema risulti complessivamente più premiante per i partiti maggiori
al Senato che non alla Camera.
• I candidati nei collegi
uninominali sono collegati a una o più liste
Tutti i candidati nei collegi
uninominali devono essere collegati ad una o più liste. Le liste sono libere di
sostenere candidati comuni nei collegi di una circoscrizione (Camera)
o di una regione (Senato), oppure di presentare candidati propri.
Sostenere una candidatura comune nei collegi uninominali è l’unica
forma di collegamento tra le liste: nella ripartizione proporzionale, infatti,
non si tiene conto in alcun modo di questo collegamento, e le liste ottengono
seggi nello stesso modo sia che abbiano sostenuto candidati nei collegi
uninominali insieme ad altre liste sia che ne abbiano candidati solo di propri.
• La scheda è unica, ed è simile
a quella per i comuni superiori ai 15.000 abitanti
La scheda elettorale è in tutto e
per tutto simile a quella in uso per il rinnovo dei consigli comunali nelle
città con più di 15.000 abitanti. Il riquadro con il nome del candidato al
collegio uninominale è graficamente connesso ai simboli delle liste che lo
sostengono
• Si può votare in tre modi
(c’è anche il “voto disgiunto”)
Come per i comuni, l’elettore può
esercitare il voto in tre modi diversi: 1) può votare solo per un
candidato al collegio uninominale, tracciando una croce sul riquadro con
il nome del candidato, e in tal caso il voto non si estende alla lista o
alle liste che lo sostengono; 2) può votare solo per una lista, tracciandovi
una croce sopra, e in tal caso il voto si estende anche al candidato
di quella lista al collegio uninominale; 3) infine, può tracciare una
croce sia sul riquadro col nome del candidato di collegio sia sul
simbolo di una lista: in questo caso, è possibile un voto “disgiunto”,
cioè votare per una lista che non sostiene il candidato di collegio votato, e
in tal caso il voto va sia al candidato di collegio sia alla lista
“avversaria”.
Votando una lista, come detto, si
possono esprimere fino a due preferenze. L’elettore dispone quindi di tre voti:
il voto al candidato di collegio uninominale, che esprime una forma di rappresentanza
territoriale; il voto alla lista, che costituisce invece la forma di
rappresentanza “politica”, e su cui agisce una ripartizione proporzionale che
ha proprio lo scopo di rispecchiare i diversi orientamenti politici degli
elettori; questa forma di rappresentanza può essere arricchita ulteriormente
esprimendo una o due preferenze a candidati della lista scelta. youtrend.it.
L’Ottimista. youTrend ha
formulato una proposta elettorale che consente di arrivare ad una maggioranza
di coalizione molto semplice molto significativa. Il Parlamento è da anni che
studia la riforma elettorale ma ognuno vuol farsi la sua legge elettorale che
gli convenga per i suoi interessi elettorali . Bisogna raggiungere il maggior numero di onorevoli per
poter comandare l'Italia da soli.
Questo è l'obiettivo del il
partito vuole comandare l'Italia con i suoi uomini .Un sistema veramente molto
democratico.
C’è da sperare che l’intervento
di un terzo possa mettere tutti d’accordo!
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