Egregio direttore
come si fa a pensare a una
ripresa dei consumi in Italia quando il contribuente non sa cosa deve pagare di
tasse statali comunali e regionali non si capisce più nulla. Nemmeno i
consulenti tributari sanno qualcosa.
Il cittadino non sa cosa deve
pagare e non può calcolare le sue imposte che necessitano di costosi programmi
che non si sa cosa servono, se non a far aumentare i costi per la riscossione
dei tributi.
Per esempio il catasto viene di
continuo aggiornato dagli uffici per singoli rendite.
Chi ha affittato soprattutto un
esercizio commerciale è costretto al pagamento di tasse indirette IMU, non
deducibile dal reddito, oltre alle tasse sui redditi sempre più gravose che
compromettono la stessa proprietà dell’immobile che non è più in grado di produrre
reddito.
Forse si vuol fare collassare
quello che resta del mercato immobiliare della piccola proprietà edilizia?
In compenso il fisco tratta con
negozio e multinazionali per ridurre le tasse a chi guadagna delle gran milioni
di euro mentre il piccolo contribuente viene tartassato.
Distinti saluti.
Cesare Fedeli
Risposta. I responsabili
finanziari dicono che le tasse sono diminuite.
Nessun commento:
Posta un commento