Gli immigrati ospiti delle
strutture di accoglienza locali impiegati come volontari per le associazioni
cremonesi? Questo l’obiettivo di un progetto promosso dal Cisvol di Cremona, anche
a fronte della difficoltà di trovare nuovi volontari. Per conoscere le
possibilità, è stato programmato un incontro informativo per le associazioni
che desiderano attivarsi per promuovere esperienze di volontariato con i
migranti. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Forum del
Terzo Settore e l’Azienda Sociale del Cremonese, è per giovedì 3 marzo ore
17.45 alla sede Cisvol di Cremona in Via San Bernardo 2.
Il progetto è frutto di un
accordo di collaborazione sottoscritto tra Azienda Sociale del Cremonese,
Cisvol, Forum provinciale dell’Associazionismo, del Volontariato e della
Cooperazione Sociale, Forum del Terzo Settore di Cremona e del Cremonese,
Caritas, Cooperativa Nazareth, Cooperativa Sentiero, Provincia di Cremona,
Cgil, Cisl Asse del Po e Uil. L’accordo riguarda i migranti inseriti dalla
Prefettura di Cremona in alloggi destinati all’accoglienza nel territorio dei
Comuni del Distretto di Cremona gestiti dai soggetti del privato sociale
individuati nell’ambito di rapporti convenzionali dalla Prefettura stessa.
Fortemente sostenuto dal Comune di Cremona, l’accordo prevede lo svolgimento di
attività di volontariato da parte dei migranti destinate al raggiungimento di
uno scopo sociale o di pubblico interesse, non a fini di lucro, che consentano
di acquisire un ruolo attivo, partecipe e che restituiscano loro dignità.
La proposta vuole favorire il
processo di integrazione dei migranti all’interno del contesto sociale che li
ospita, attraverso lo svolgimento di attività di utilità sociale e pubblico
interesse. Durante l’incontro saranno illustrate le modalità operative
necessarie per attivare un progetto di volontariato tenuto conto delle
disposizioni contenute nella convenzione. La proposta è valida per le
associazioni di Cremona e dei paesi del distretto cremonese.Gli immigrati ospiti delle
strutture di accoglienza locali impiegati come volontari per le associazioni
cremonesi? Questo l’obiettivo di un progetto promosso dal Cisvol di Cremona, anche
a fronte della difficoltà di trovare nuovi volontari. Per conoscere le
possibilità, è stato programmato un incontro informativo per le associazioni
che desiderano attivarsi per promuovere esperienze di volontariato con i
migranti. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Forum del
Terzo Settore e l’Azienda Sociale del Cremonese, è per giovedì 3 marzo ore
17.45 alla sede Cisvol di Cremona in Via San Bernardo 2.
Il progetto è frutto di un
accordo di collaborazione sottoscritto tra Azienda Sociale del Cremonese,
Cisvol, Forum provinciale dell’Associazionismo, del Volontariato e della
Cooperazione Sociale, Forum del Terzo Settore di Cremona e del Cremonese,
Caritas, Cooperativa Nazareth, Cooperativa Sentiero, Provincia di Cremona,
Cgil, Cisl Asse del Po e Uil. L’accordo riguarda i migranti inseriti dalla
Prefettura di Cremona in alloggi destinati all’accoglienza nel territorio dei
Comuni del Distretto di Cremona gestiti dai soggetti del privato sociale
individuati nell’ambito di rapporti convenzionali dalla Prefettura stessa.
Fortemente sostenuto dal Comune di Cremona, l’accordo prevede lo svolgimento di
attività di volontariato da parte dei migranti destinate al raggiungimento di
uno scopo sociale o di pubblico interesse, non a fini di lucro, che consentano
di acquisire un ruolo attivo, partecipe e che restituiscano loro dignità.
La proposta vuole favorire il
processo di integrazione dei migranti all’interno del contesto sociale che li
ospita, attraverso lo svolgimento di attività di utilità sociale e pubblico
interesse. Durante l’incontro saranno illustrate le modalità operative
necessarie per attivare un progetto di volontariato tenuto conto delle
disposizioni contenute nella convenzione. La proposta è valida per le
associazioni di Cremona e dei paesi del distretto cremonese.
cremonaoggi.it/2016/03/02/
L’ottimista. Io sarei molto
contento se potessi verificare personalmente l’attività dei centri e sul come
vivono gli assistiti . Questa integrazione avviene tra pochi intimi, come i
bilanci.
Ancora più contento sarei la se la
stessa procedura fosse applicata per i giovani senza lavoro o con contratti da
fame. cremonaoggi.it/2016/03/02/
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