Accordi con la Libia
Il 2 agosto era
stato l’uomo forte di Tobruk, Khalifa Haftar, a minacciare Roma dando
ordine alle sue forze di bombardare le navi italiane impegnate nella
imminente missione di supporto navale alla Libia, approvata lo stesso
giorno dal Parlamento italiano. Ora anche parte del governo di unità nazionale
di Tripoli, patrocinato dalla comunità internazionale, si ribella all’accordo stretto
tra Fayez Al Sarraj e Paolo Gentiloni il 26 luglio.
Il vice presidente del Consiglio presidenziale libico Fathi
Al-Mejbari ha chiesto all’Italia “di cessare immediatamente la violazione
della sovranità libica” e fa appello alla comunità internazionale e
al Consiglio di Sicurezza Onu perché prendano una posizione sulla
missione navale italiana. Secondo la tv Libya Channel “Al-Mejbari ha
anche chiesto alla Lega Araba e all’Unione Africana di
esprimersi al riguardo condannando “tale violazione, sostenendo e
appoggiando la Libia”. Una presa di posizione ad uso interno: il governo di
Tripoli ha il problema di spiegare alle tribù che lo
appoggiano la parziale cessione di sovranità sul proprio mare che la
missione navale italiana comporta.Il fatto.it 4.8.22017
L’ottimista . Va bene essere ottimisti ed avere fiducia in
Al Sarraj ma bisognerebbe forse tenere conto anche delle altre componenti
libiche dell’Egitto, della Russia e
forse di altri ancora. Ma per questo non ci sono gli ambasciatori e la Mogherini
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