sabato 21 ottobre 2017

Qualità dell'aria

Cari amici,
in molti avranno notato in questi giorni un salto dell’attenzione da parte dei mass media per il superamento ormai intollerabile (aggettivo speso, ahinoi, finora inutilmente) dei 35 giorni concessi dalla legge (a Cremona sono diventati 58) per quello dei limiti delle polveri sottili nella pianura padana. Chi, come il Circolo cremonese “AmbienteScienze”, segue il problema dell’inquinamento atmosferico nella Valle Padana da oltre dieci anni con articoli, lettere al giornale, convegni, conferenze e interventi anche presso qualche scuola, ritiene utile una brevissima riflessione. Come prima cosa annota con piacere questo evidente aumento generale dell’interesse al fenomeno. Un chiaro ed interessante servizio è quello trasmesso il 20/10 u.s. dal TGR Leonardo della Rai (http://www.raiplay.it/video/2017/10/TGR-Leonardo-360ad828-6b57-4560-ac39-c50e36e0ff4e.html ). Va però anche detto che la situazione non volgerà al meglio. Ben presto, a fronte di condizioni meteo come quelle di queste giornate, i limiti dei valori degli inquinanti, ad esempio quelli delle polveri sottili, toccheranno livelli ben più alti, visto che le temperature diurne sono ancora miti rispetto a quelle degli anni scorsi, che siamo soltanto in ottobre e che, di conseguenza, il riscaldamento delle abitazioni funziona ancora a basso regime.
Si vuole concludere con l’auspicio che l’Accordo di Parigi del 2015 consigli il governo a togliere subito i ricchi incentivi per la produzione di energia elettrica, oltre che alle fonti fossili (15 miliardi di euro) e alle centrali a biomassa, non a caso così numerose nel territorio cremonese e lombardo.
Per il Circolo “AmbienteScienze”

Benito Fiori

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