Cari amici,
in molti avranno notato in questi giorni un salto
dell’attenzione da parte dei mass media per il superamento ormai intollerabile
(aggettivo speso, ahinoi, finora inutilmente) dei 35 giorni concessi dalla
legge (a Cremona sono diventati 58) per quello dei limiti delle polveri sottili
nella pianura padana. Chi, come il Circolo cremonese “AmbienteScienze”, segue
il problema dell’inquinamento atmosferico nella Valle Padana da oltre dieci
anni con articoli, lettere al giornale, convegni, conferenze e interventi anche
presso qualche scuola, ritiene utile una brevissima riflessione. Come prima
cosa annota con piacere questo evidente aumento generale dell’interesse al
fenomeno. Un chiaro ed interessante servizio è quello trasmesso il 20/10 u.s.
dal TGR Leonardo della Rai (http://www.raiplay.it/video/2017/10/TGR-Leonardo-360ad828-6b57-4560-ac39-c50e36e0ff4e.html
). Va però anche detto che la situazione non volgerà al meglio. Ben presto, a
fronte di condizioni meteo come quelle di queste giornate, i limiti dei valori
degli inquinanti, ad esempio quelli delle polveri sottili, toccheranno livelli
ben più alti, visto che le temperature diurne sono ancora miti rispetto a
quelle degli anni scorsi, che siamo soltanto in ottobre e che, di conseguenza,
il riscaldamento delle abitazioni funziona ancora a basso regime.
Si vuole concludere con l’auspicio che l’Accordo di Parigi
del 2015 consigli il governo a togliere subito i ricchi incentivi per la
produzione di energia elettrica, oltre che alle fonti fossili (15 miliardi di
euro) e alle centrali a biomassa, non a caso così numerose nel territorio
cremonese e lombardo.
Per il Circolo “AmbienteScienze”
Benito Fiori
Nessun commento:
Posta un commento