Come si calcola lo spread .
Quando conviene acquistare o vendere titoli di Stato
Lo Spread è la
differenza tra il rendimento di un titolo decennale di un determinato paese
dell’Eurozona e quello omologo del Bund tedesco, preso come punto di
riferimento perché considerato il titolo del debito sovrano più sicuro del
blocco a 19.
È misurato in punti base ed
è insomma il gap tra i tassi sui titoli pubblici dei due paesi presi in
esame. Ogni punto base equivale allo 0,01%. Se il Btp a 10 anni italiano
rende il 3% e il Bund decennale l’1%, lo Spread sarà pari a 200 punti base (2%
di discrepanza). Il rendimento e il prezzo di un bond hanno un rapporto
inversamente proporzionale. Vale a dire che quando il prezzo sale, il tasso
scende, e viceversa.
Il tasso di un Btp rappresenta il livello di rischio
dell’Italia. Più alto è il rendimento e maggiore sarà il rischio che il nostro
governo non sia in grado di restituire le cedole sugli interessi e quindi non
riesca a rimborsare il capitale in scadenza. È quello che è successo all’apice
della crisi del debito europeo a novembre 2011, quando lo Spread tra
Btp e Bund decennali raggiunse il massimo storico di 575 punti.
Più lo Spread è alto e più il
livello di rischio del paese, in questo caso l’Italia, sarà proporzionalmente
elevato. Se lo Spread si restringe vuol dire che il mercato valuta meno alto il
rischio di default del debito italiano, se si amplia, significa che viene
percepito come più rischioso.
Il differenziale può
aumentare per due motivi principali:
il rendimento del titolo
tedesco scende
il rendimento del Btp sale.
Nel primo esempio, per la
verità più raro, non ci sono oneri aggiuntivi per il debito pubblico italiano.
Il secondo caso è più facile
che si verifichi, perché è difficile che si muovano molto i titoli tedeschi,
considerati i più a prova di default dell’area euro e di conseguenza
l’investimento più sicuro tra le offerte del mercato secondario obbligazionario
della regione. Quando il Btp cresce di rendimento e il Bund resta fermo, lo Spread si allarga
e significa che il governo italiano dovrà sborsare una somma maggiore in
interessi sul debito pubblico. Esiste ovviamente anche la possibilità che i due
titoli si muovano entrambi al rialzo o al ribasso.
Se lo Spread si allarga,
significa in ogni modo che il mercato percepisce come meno sicuro il nostro
paese, o per lo meno meno a prova di default rispetto alla Germania. L’Italia
viene insomma in questo caso ritenuta meno affidabile della Germania in termini
di capacità di restituire il debito e rispettare gli impegni presi. Di fatto
quello che succede è che i titoli di Stato italiani perdono valore e di
riflesso fanno aumentare i rendimenti. E gli investitori vengono allora
premiati per i rischi intrapresi puntando sul debito pubblico italiano. wallstreetitalia.com/
LA bufala
Adesso lo spread è a 142,70.
Se pensi che lo spread
aumenti il titolo scenderà di valore quindi conviene acquistare se invece pensi
che lo spread salga conviene vendere sempre aspettando che la diminuzione di
valore o il suo aumento sia alla curva massima.
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