sabato 31 marzo 2018

Governo previsioni secondo Elisa Calessi

Governo previsioni secondo Elisa Calessi
“Difficilissimo fare previsioni, perché in politica c’è la logica, ma c’è anche la sorpresa, lo sparigliare le carte inaspettato. Ci vorranno due giri di consultazioni, dove in prima battuta le forze politiche si terranno coperte e si parlerà soprattutto di programmi”, sostiene Elisa Calessi, giornalista parlamentare di Libero Porta a Porta. Secondo Calessi l’intesa M5S-centrodestra ha davanti due scogli. “Il primo è chi farà il premier: Di Maio e Salvini sanno entrambi di dover fare un passo indietro, ma non c’è ancora l’accordo su un nome di compromesso; il secondo consiste nella difficoltà per M5S di far digerire al proprio popolo Berlusconi, perché il movimento è nato anche sull’onda dell’anti-berlusconismo. Salvini non mollerà Berlusconi: al leader leghista conviene trattare coi pentastellati forte del 37% del centrodestra.
“Se Salvini e Di Maio falliscono, allora Mattarella guarderà per forza verso il Pd, tentando di capire innanzitutto chi comanda nel partito. A quel punto i dem potrebbero diventare l’ago della bilancia. L’unica ipotesi cui non credo è un governo istituzionale con tutti dentro”, risponde Calessi.
 “Io credo che vi siano solo due strade: o intesa centrodestra-M5S, con Berlusconi, oppure governo di scopo, senza il Pd, che approvi il Def, cambi la legge elettorale e ci riporti alle urne, in autunno”, spiega Elisa Calessi, giornalista politico di Panorama. Quindi Salvini non tradirà il Cavaliere? “Non gli conviene assolutamente. E per fare cosa? Il junior partner di Di Maio? Una sorta di Bettino Craxi 2.0 senza nemmeno fare il presidente del consiglio? Non succederà”, risponde Puca. E il Pd? “Il Pd è ancora Renzi, è inutile che gli altri si agitino tanto. Lui li lascia giocare, ma le redini sono ancora nelle sue mani. Basti vedere i due capigruppo, Marcucci e Delrio, più renziani di quelli della scorsa legislatura. E l’ex premier non si vuole muovere dai banchi dell’opposizione”. L’asse Salvini-Di Maio prima ha tenuto e ora scricchiola. “Avranno parecchi ostacoli da superare, a partire dai programmi differenti”, sottolinea il giornalista di Panorama. “Ma a sorprendermi è Di Maio: non lo facevo così bramoso di andare a Palazzo Chigi. Sembra cambiata la regola grillina: uno non vale più uno, ma vale tutti. Lui e Salvini un governo vogliono farlo, ma non hanno ancora trovato la giusta ricetta per uscire dall’impasse”.

LA bufala
Per i novelli auguri è più facile fare previsioni uslla struttura del nuovo governo che dare informazioni sulla disastrosa situazione italiana che i lettori vorrebbero conoscere nei suoi dettagli.
Parole molte che riempiono pagine e pagine di cronaca , fatti nessuno.

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