martedì 28 agosto 2018

L’ESTINZIONE DELLA CONCESSIONE CIMITERIALE


L’ESTINZIONE DELLA CONCESSIONE CIMITERIALE

Di norma i regolamenti comunali di polizia mortuaria e dei servizi cimiteriali prevedono che le concessioni cimiteriali si estinguono o per scadenza del termine previsto nell’atto di concessione, ovvero con la soppressione del cimitero. N. Centofanti, I Cimiteri Giuffré 2007
Per le concessioni in essere di manufatti ed aree destinate alle sepolture per famiglie e collettività la cui durata è stata fissata in anni 50, è consentito il rinnovo a scadenza e per altri 49 anni, previo pagamento della tariffa vigente al momento del rilascio dell’atto.
Per ogni concessione è necessario verificare a mezzo del responsabile del procedimento la scadenza perché non necessariamente nel caso di concessione relative ad esempio a un gruppo familiare le stesse hanno la stessa scadenza.
Ciò al fine di evitare che le ossa dei congiunti vengano risposte nell’ossario comune.
I regolamenti infatti non prevedono un sistema che consenta ai discendenti che vogliono un riparo alle ossa dei parenti di intervenire per evitare la procedura di sistemazione dell’ossario.
Il privato quindi ha l’onere di informarsi e lo può fare con un atto di accesso al responsabile del procedimento di rilascio della concessione lasciando eventualmente il recapito per essere avvisato delle procedure di estinzione.
Non c’è alcuno sforzo da parte delle amministrazioni di semplificare i mezzi che possano portare a conoscenza dell’utente che le procedure sono in corso.
La cosa non è semplicissima perché ogni tomba a una storia a sé distinta da quelle confinanti, ma attraverso procedure informatiche non sarebbe difficile trovare il sistema di avvisare i parenti soprattutto almeno quelli che vivono nella stessa città o regione.
La concessione di sepolture individuali a pagamento (ossari/cinerari e inumazioni in campo concessorio) può essere rinnovata per una sola volta a scadenza alle condizioni vigenti al momento del rinnovo stesso. Il rinnovo deve essere richiesto non oltre 90 giorni dopo la data di scadenza, da cui decorre la nuova concessione secondo le tariffe vigenti al momento del rinnovo.
Praticamente scaduti i termini per chiedere il rinnovo le ossa del defunto saranno inesorabilmente riposte nell’ossario comune.
La concessione di spazio sepolcrale individuale si estingue anche prima della scadenza della concessione stessa nel caso di liberazione dello spazio da cadavere, o ossa, o ceneri per cui fu acquisita la concessione, salvo che la temporanea liberazione avvenga per disposizione dell’Autorità sanitaria o giudiziaria o per svolgervi opere di manutenzione. In tale caso ha luogo, a domanda, il rimborso nelle forme e con le modalità di cui al regolamento.
La concessione di manufatti ed aree destinate alle sepolture per famiglie e collettività la cui durata è stata fissata in anni 99 può essere rinnovata per una sola volta a scadenza alle condizioni vigenti al momento del rinnovo stesso. Il rinnovo deve essere richiesto non oltre 90 giorni dopo la data di scadenza, da cui decorre la nuova concessione secondo le tariffe vigenti al momento del rinnovo.
Do norma però è difficile che i comuni intervengano su questo tipo di sepolture che possono spesso rappresentare anche monumenti funebri di un certo interesse.
La carenza di manutenzione può essere però causa di una estinzione con intervento demolitorio.
Alcuni Comuni saggiamente trasferiscono le concessioni ad altri privati che si assumano oltre gli oneri della concessione anche quelli del restauro in tal modo si conservano opere che hanno un valore storico artistico e si rendono i cimiteri in un buon stato di manutenzione.

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