sabato 8 settembre 2018

Didattica unversitaria

Egregio direttore
alla facoltà di farmacia un ottimo professore sperimenta un'ottima didattica.
Gli esami infatti, dopo un corso eccezionale, si realizzano con una prova scritta ed una prova orale.
Alla prova scritta sistematicamente vengono bocciati metà dei candidati regolarmente invitati alla correzione degli scritti.
Quelli che hanno superato la prova sono convocati successivamente per gli orali che vengono svolti a più riprese senza preventiva comunicazione, naturalmente gli orali vengono svolti senza un assistente, come dovrebbe essere composta la commissione di esame.
Gli esami si svolgono mediamente a sessioni con frequenza trimestrale.
Bocciato più volte agli orali, dopo avere regolarmente superato gli scritti, il candidato si ritrova magari dopo un annetto che non sa più che pesci pigliare.
Forse gli conviene cambiare università.
Questa ottima didattica forse prevede un felice inserimento nel mondo del lavoro.
Peccato che non si sa quando uno studente possa laurearsi

Dovrebbero invitarlo al Ministero del Lavoro per risolvere il problema della disoccupazione giovanile.
Tenendo per più anni all'università gli studenti aumenterebbero le risorse universitarie e si abbasserebbe il numero di giovani senza lavoro.
Distinti saluti
Cesare Fedeli


LA bufala
questi sono i professori che non vorremmo avere peccato che nessuno si permetta di dire alcunché.
Di certo non gli studenti traumatizzati da questa didattica.
Rimpiango il 1968 dove almeno c'era qualcuno che aveva voglia di farsi sentire.




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