Per contrastare il turismo selvaggio a
Venezia il giornalista cita uno studio firmato nel 1991 dall’olandese Jan van
der Borg e dal veneziano Paolo Costa, destinato poi a fare il sindaco e infine
il presidente di «Port Venice», stimava il limite in «20.750 persone al giorno,
pari a 7,5 milioni all’anno come valore ottimale e a 12 milioni all’anno come
massimo sostenibile». Sfondato il tetto dei 28, lo stesso Costa scriveva
preoccupato due anni fa: «Il superamento del limite di sostenibilità turistica
produce, in un contesto urbano storico per definizione non espandibile, il
fenomeno, molto più grave, di spiazzamento di ogni attività non turistica,
residenziale e soprattutto produttiva. Ogni giorno un appartamento diventa un
bed & breakfast, un palazzo diventa albergo, una officina diventa un
ristorante». Senza interventi seri, insomma, la prospettiva è di una città «di
attrazioni e attività vendute ai turisti del mondo. Senza più “l’impiccio” dei
veneziani». Corriere.it
LA bufala
Da persone di grandissimo peso politico
mi sarei aspettato proposte concrete.
Come
- fermare le super navi che transitano
dal bacino di San Marco
- suggerire percorsi alternativi al
turista soprattutto nella Venezia minore quella considerata meno turistica che
potrebbe ospitare servizi per i turisti a basso costo
- dare dei contributi ai veneziani
perché si comprino una casa
- dare dei contributi ai veneziani
perché si restaurino la loro casa anziché venderla per carenza di risorse economiche
- una politica attenta all'utilizzo delle case degli enti pubblici (quanti alloggi sfitti ci sono???)
- una politica più attenta sulle seconde
case aperte pochi giorni all'anno
- una politica più attenta alla
trasformazione di grossi fabbricati in alberghi di lusso
- un sostegno all'affitto turistico che
porta lavoro ai giovani e riqualifica unità destinate ad essere inutilizzate poiché
i costi dei restauri non si pagano con gli affitti ai residenti.
-limitare i burocratismi esagerati degli
enti preposti al rilasciano delle autorizzazioni comportano una lievitazione
dei costi esagerata. Così il turista se ne va in altri paesi.
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