martedì 30 ottobre 2018

depressione

“Nella depressione, non c’è niente di fondamentalmente sbagliato nel cervello. È semplicemente che la particolare sintonizzazione dei circuiti neurali crea la tendenza verso un modello di depressione. Ha a che fare con il modo in cui il cervello affronta lo stress, la pianificazione, le abitudini, il processo decisionale e una dozzina di altre cose – l’interazione dinamica di tutti quei circuiti. E una volta che un modello inizia a formarsi, provoca dozzine di piccoli cambiamenti nel cervello che creano una spirale discendente “.

Sappiamo tutti che una persona che è continuamente negativa può allentare le persone con il suo atteggiamento, indubbiamente delle volte possono anche essere giudicati fastidiosi per amici e familiari, ma sono persone che non devono essere criticate ma capite.

La verità è che ci lamentiamo tutti di tanto in tanto. I ricercatori della Clemson University hanno dimostrato empiricamente che tutti noi brontoliamo, ma certo alcuni lo fanno molto più spesso di altri.

Le persone che si lamentano di solito possono essere raggruppati in tre categorie:

quelli che si lamentano per attirare su di sé l’attenzione;
quelli che si lamentano sempre, definiti cronici. Persone che vivono in uno stato costante di insoddisfazione;
quelli che hanno un QE, vale a dire un “quoziente emotivo” basso.
Lamentarsi è tra i comportamenti dannosi che se vengono autorizzati a circolare liberamente all’interno del nostro cervello, modificheranno inevitabilmente i nostri processi mentali. I pensieri alterati portano a credenze alterate che portano a un cambiamento nel comportamento.

Il nostro cervello possiede un qualcosa chiamato “pregiudizio della negatività”, in termini semplici è la polarizzazione della negatività e la tendenza del cervello a concentrarsi maggiormente su circostanze negative che positive.

Rick Hanson, neuroscienziato ha spiegato quali sono le conseguenze di avere dei pregiudizi negativi:

“Gli stimoli negativi producono più attività neurale di quelli ugualmente intensivi positivi. Sono anche percepiti più facilmente e rapidamente ”

La ripetizione è la madre di tutto l’apprendimento. Quando ci concentriamo ripetutamente sul negativo lamentandoci, stiamo sparando e rilanciando i neuroni responsabili del pregiudizio della negatività. Stiamo portando il nostro comportamento negativo verso la ripetizione. tpi.it/2018/10/30/lamentarsi

LA bufala
è per questo che bisogna guardare le cose in positivo anche nella sfortuna più nera

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