Industria 4.0. Chi guadagna e chi perde?
Industria 4.0, prende il nome dall'iniziativa europea Industry 4.0. il progetto per l'industria del futuro Industrie 4.0 prevedeva investimenti su infrastrutture, scuole, sistemi energetici, enti di ricerca e aziende per ammodernare il sistema produttivo tedesco e riportare la manifattura tedesca ai vertici mondiali rendendola competitiva a livello globale.
I risultati ottenuti dalla Germania a livello produttivo hanno portato molti altri paesi a perseguire questa politica; per questo sono stati svolti numerosi studi. Questi studi hanno portato a definire l’impatto che queste nuove politiche avranno sul contesto sociale ed economico.
E’ emerso che, nei prossimi anni, fattori tecnologici e demografici influenzeranno profondamente l’evoluzione del lavoro. Alcuni, come la tecnologia del cloud e la flessibilizzazione del lavoro, stanno influenzando le dinamiche già adesso e lo faranno ancora di più nei prossimi 2-3 anni. L'effetto sarà la creazione di 2 milioni di nuovi posti di lavoro, ma contemporaneamente ne spariranno 7, con un saldo netto negativo di oltre 5 milioni di posti di lavoro. L'Italia ne esce con un pareggio (200 000 posti creati e altrettanti persi), meglio di altri Paesi come Francia e Germania.wikipedia
LA bufala
Quello che appare è che per finanziare con agevolazioni fiscali questo progetto che consente utili alle imprese più tecnologiche, che dispongono ingenti capitali, si sacrificano i piccoli: siano industriali, artigiani, risparmiatori.
Questi vengono sacrificati imponendo oneri fiscali esagerati che scoraggiano gli investimenti e rendono in perdita quelli effettuati.
L’industria 4.0 crea una massa di poveri che si rivolgeranno all’assistenza pubblica: rei o reddito di cittadinanza?
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