Nel caso inglese il divario tra élite politiche e popolo è evidente nel fatto che la classe dirigente è tendenzialmente pro europea mentre la maggioranza del popolo ha votato per l’uscita. Nel caso francese invece il divario tra élite e popolo è accentuato da Macron, che si è illuso di poter sfruttare tutto l’ultra decisionistico sistema, senza dialogare con quella parte del Paese che non lo aveva scelto, o lo aveva preferito solo come male minore.
Entrambi, May e Macron, hanno peccato per assenza di coraggio. La prima non ha avuto la forza di intraprendere una strada chiara, quella della Brexit dura o quella, opposta, dell’ammissione dell’impossibilità di uscire dall’Europa. Mentre Macron ha mancato di coraggio nel non fuoriuscire dalla sua ristretta base sociologica e geografica. E non sembra che le misure annunciate nell’elocuzione televisiva di ieri possano fare molto. Certo, poi i due casi sono accomunati anche da un altro elemento; la Ue. Mentre il Regno Unito si è scontrato contro la sua struttura, estremamente resistente e pervasiva, i problemi della Francia, cominciati non con Macron ma con Mitterrand, derivano dall’impossibilità di reggere i parametri rigidi di ispirazione tedesca che essa ha deciso di accettare.M. Gervasoni.messaggero.it
LA bufala
la Ce se la prende con tutti, non solo con l'Italia?
E' un ottimo sistema per fare sintesi.
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