Egr. direttore
L’Italia che pensa si è accorta che i giovani non fanno più figli, ringraziano:
Antonia che lavora a tempo determinato stagionale, per più di sei mesi in un Albergo e che riceve fortunatamente la disoccupazione;
Riccardo che sta tentando di superare la prova di idoneità alla professione dopo una laurea, un corso di aggiornamento universitario, quattro anni di tirocinio in uno studio a pochi spiccioli ma che è stato bocciato già cinque volte da una commissione di esperti che tiene basso il numero degli idonei per non danneggiare gli iscritti all’albo,
Filippo che lavora in una cooperativa di pulizie e che quando lo chiamano riesce a sopravvivere, mentre i dirigenti della cooperativa sono molto contenti,
Piera che è da un anno e mezzo tenta di superare l’ultimo esame di farmacia per uno stipendio di addetta di farmacia. Il professore è tropo occupato a dare consulenze per occuparsene.
Alberto che vuole aprire una piccola attività e che da più di un anno corre da un ufficio all’altro per avere i permessi necessari.
Distinti saluti
Cesare Fedeli
LA bufala
è importante che chi ha un lavoro ben retribuito e più incarichi pensi al futuro dei giovani
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