giovedì 31 gennaio 2019

sui treni si viaggia come 40 anni fa Esempio linea Cremona Venezia

CREMONA Rapporto Pendolaria, sui treni si viaggia come 40 anni fa
Mezzi vecchi e binario unico: tempi di percorrenza mai migliorati. Per Milano e per Brescia problemi irrisolti. ‘Ripristinare la Piacenza’
CREMONA - Secondo il tradizionale rapporto ‘Pendolaria’, elaborato da Legambiente e pubblicato mercoledì 30, l’Italia dei treni è spaccata a metà, con nove regioni (soprattutto al Nord) e le due Province autonome in cui i passeggeri sono aumentati, e dieci regioni (soprattutto al Sud) in cui sono diminuiti o rimasti invariati. Peccato che, contrariamente a quanto si penserebbe, il servizio ferroviario che serve Cremona e il Cremonese collegandolo con il resto della Lombardia vada inserito nella metà critica. E non per numero di passeggeri ma per taglio alle corse e indici di affidabilità poco rispettati. Non che ci fossero dubbi, viste le ormai croniche e ancora irrisolte problematiche del settore, denunciate giorno per giorno dai pendolari che anche fra ieri e ieri l’altro si sono scontrati con ritardi e soppressioni, ma quella dell’ultima edizione del dossier rappresenta, di fatto, una certificazione. laprovinciacr.it



Egr. Direttore
Il Rapporto Pendolaria ritiene che sui treni si viaggia come 40 anni fa.
Il rapporto, però, non considera che le coincidenze fra Trenord e Trenitalia non sono garantite.
Se ad esempio, da Cremona vai a Venezia passando per Brescia la coincidenza non è garantita; se hai un biglietto freccia rossa in offerta e perdi la coincidenza con orario prefissato devi ricomperare il biglietto.
Se sei su un regionale devi cambiare a Verona, però la coincidenza non è garantita.
Sai quando parti , se non sopprimono il treno, ma non sai quando arrivi.
Distinti saluti
Cesare Fedeli

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