mercoledì 16 gennaio 2019

il fallimento delle élite tradizionali europee

Se l’ondata nazionalista-identitaria si va tanto rafforzando in Europa è in buona misura per una ragione ovvia quanto spesso ignorata: e cioè per il fallimento delle élite tradizionali del continente. Questo fallimento è stato un fallimento ideologico-culturale prima ancora che politico, ed è stato dovuto soprattutto all’identificazione con la globalizzazione e la sua ideologia, divenute a partire dagli anni ‘80-‘90 del secolo scorso il massimo e quasi unico punto di riferimento, la vera prospettiva pratica e ideale delle élite occidentali.
Questa conversione alla globalizzazione è avvenuta per la presa d’atto della crisi, percepita come irrimediabile, dei tre pilastri sui quali l’Occidente aveva realizzato la sua ricostruzione politica postbellica: a) la crisi religiosa del cristianesimo in progressiva ritirata di fronte all’offensiva della secolarizzazione; b) la crisi del Welfare State, cioè della redistribuzione del reddito nazionale pietra angolare della mediazione sociale praticata da parte di tutte le forze di governo a cominciare da quelle socialdemocratiche; c) la crisi dello Stato nazionale messo nell’angolo dal multiforme internazionalismo egemone sulla scena mondiale.
Di fronte a tale crisi, le élite occidentali abbracciano una nuova prospettiva: la globalizzazione.
E con essa fanno propri i suoi presupposti ideologici: a) il liberismo e una piena fiducia nei meccanismi del mercato, b) un individualismo di fondo, c) la presunta insignificanza storico-culturale dei confini nazionali e la necessità del loro superamento.
Ma naturalmente per mantenere il consenso su cui si reggono esse non possono sottrarsi dal promettere alle rispettive opinioni pubbliche che comunque la svolta alle porte non solo vedrà la continuazione dello sviluppo economico e dell’aumento dei redditi precedenti, ma significherà anche un’espansione mondiale della libertà e della democrazia (la disintegrazione del blocco comunista appena avvenuta, la prima guerra del Golfo, la rivolta di piazza Tien An Men a Pechino non stanno forse lì a dimostrarlo?).
La storia degli ultimi dieci anni è la storia del fallimento di tali promesse. Ed è per questo se in quasi tutti i Paesi occidentali le élite tradizionali stanno subendo un generale processo di delegittimazione che mette in crisi i rispettivi sistemi politici. È per questo che si assiste dovunque ai successi dell’attacco nazionalista-identitario contro di esse e contro i loro partiti.
e. galli Della Loggia. Corriere.it


LA bufala
analisi impeccabile!

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