APPELLO PUBBLICO AL SINDACO DI CREMONA
" Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano
al comune e alla provincia. Il giudice ordina l'integrazione del
contraddittorio nei confronti del comune ovvero della provincia. In caso di
soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l'azione o il
ricorso ”.
Così recita l'art. 9 del T. U. degli Enti locali, un dispositivo di legge in vigore dall'anno 2000, ma
utilizzato in rarissime e poco significative circostanze, nonostante costituisca un importante
strumento a disposizione del cittadino per la tutela degli interessi collettivi non difesi
dall'istituzione locale. Strumento importante ma ad alto rischio, soprattutto se utilizzato nei
grandi procedimenti penali riguardanti i disastri ambientali, le cui spese legali, sempre molto
rilevanti, ricadrebbero sul promotore dell'azione popolare in caso di soccombenza nel giudizio.
Ciò significa che se il cittadino perde paga tutto, se vince non prende niente, poiché il denaro
degli eventuali risarcimenti finisce direttamente ed esclusivamente nelle casse dell'ente
pubblico rimasto inerte.
E' quello che è successo a Gino Ruggeri, il militante del Partito Radicale che nel 2012 ha avuto
il coraggio di costituirsi parte civile in sostituzione del Comune di Cremona nel processo di
primo grado a carico dei manager della raffineria Tamoil.
La condanna per disastro ambientale, già positivamente passata al vaglio del processo
d'appello, è stata definitivamente confermata dalla Corte di Cassazione il 25 settembre 2018.
A seguito di tale condanna il Comune ha potuto beneficiare di una provvisionale di 1 milione di
euro disposta dal giudice Guido Salvini. Tale somma, dopo la conclusione del procedimento
giudiziario, è nella piena disponibilità dall'amministrazione comunale.
Il processo Tamoil è da tempo oggetto di approfondimenti anche a livello giurisprudenziale. La
sentenza di primo grado viene oramai considerata una “sentenza pilota” che ha fatto anche da
apripista alla definitiva approvazione da parte del Parlamento della legge n. 68/2015 sui reati
ambientali.
L'azione popolare in giudizio praticata dal cittadino-elettore Gino Ruggeri ha già fatto scuola.
Un'azione di alto valore civile - senza tornaconti personali e a difesa di un'intera comunità - che
è risultata determinante per l'accertamento della verità.
Per comprenderne a pieno il significato è sufficiente richiamare la dichiarazione rilasciata dal
giudice Guido Salvini nel corso di un incontro pubblico tenutosi a Cremona il 23 novembre
scorso: “ Se non ci fosse stato Gino Ruggeri, se non ci fossero stati i Radicali a Cremona a
seguire la vicenda Tamoil e a costituirsi in supplenza di una amministrazione comunale e di un
ministero dell'ambiente assolutamente assenti, tutto quello che abbiamo visto in aula, le
sentenze che hanno confermato il disastro ambientale, il risarcimento, il riconoscimento del
problema che attende comunque anche dopo la sentenza definitiva una completa bonifica del
territorio, tutto questo non ci sarebbe stato e grazie a loro il processo è arrivato alla fine ”.
Tutto ciò premesso, noi sottoscritti facciamo appello al Sindaco prof.
Gianluca Galimberti, affinché dall'amministrazione comunale di Cremona
possa arrivare un pubblico encomio al cittadino Gino Ruggeri per l'alto
valore civile e morale dell'azione intrapresa a difesa della comunità
cremonese, per la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini.
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