alcune aziende hanno iniziato a riconoscere la loro responsabilità nella crisi ambientale dell’inquinamento da plastica.
Una buona notizia? Non del tutto...
Nessuna ha obiettivi concreti di riduzione della produzione di imballaggi e di investimento in sistemi di consegna alternativi. Di fatto, aziende come Nestlè, Unilever, Coca-Cola, Ferrero e San Benedetto continuano a nutrire l’orribile mostro di plastica che hanno creato e che sta divorando il mare.
Una brutta notizia? Sì, ma c’è ancora speranza!
Al contrario di questi grandi inquinatori,
incuranti dell’impatto ambientale dei loro packaging usa-e-getta,
noi di Greenpeace abbiamo piani concreti.
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