lunedì 4 febbraio 2019

Luigi Manconi

Luigi Manconi
Manconi ha una vita politica insolita. A parte l'antica militanza in Lotta Continua, è stato portavoce dei Verdi, con dimissioni date immediatamente dopo la sconfitta alle Europee del '99, sottosegretario di Prodi, senza essere parlamentare, fino al 2008. In mezzo c'è l'attività di "A buon diritto", che, tra l'altro, ha reso pubblico lo scandalo di Stefano Cucchi. Nel '95 presentò il primo disegno di legge sulle unioni civili e nel '96 il primo sul testamento biologico. E Sul piano personale Politicamente Manconi si definisce un radicale di sinistra estrema, tuttavia sempre interessato a trattare le questioni intrattabili e, se possibile, a governarle. Comunicando assiduamente, parlando, incontrando. Per esempio, passando molto tempo nei settori dell'aula dove siedono i miei avversari politici. Ecco, se deve discutere di libertà religiosa col valdese Malan, del Pdl, o di unioni civili con Bondi, deve prima chiedere all'assistente se si trovano in aula, poi farsi accompagnare da loro o chiedere loro di raggiungermi; e così con 5 Stelle. repubblica.it/

Il 24 febbraio 2013 è stato eletto senatore tra le fila del Partito Democratico in Sardegna. Assume l'incarico di presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, oltre ad essere componente della Commissione difesa del Senato.

Già esponente del No in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, il successivo 23 ottobre 2017 non partecipa ai voti di fiducia sul Rosatellum, la nuova legge elettorale.

Al termine della legislatura, Manconi non è stato ricandidato dalla segreteria Renzi alle elezioni politiche del 2018.

Il 2 febbraio 2018 il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni nomina Manconi come coordinatore dell'UNAR, l'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni istituito all'interno del Dipartimento per le pari opportunità.


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