mercoledì 27 marzo 2019

decreto crescita made in Italy

La scarsa incisività del decreto sul fronte dell'apporto che può dare al Pil si deduce anche dalla natura delle norme stesse. le norme contenute nel decreto crescita prevedono innanzitutto pochissime risorse che possono essere spese nell'immediato. Pochi soldi freschi per dirla in maniera secca. Ci sono 600 milioni a disposizione dei Comuni per strade, lampioni e scuole, e 200 milioni per il Fondo di garanzia per la prima casa. Aggiungendo altri 300 milioni per rendere più attrattive le cosiddette zone economiche speciali presenti nel Mezzogiorno, la lista dei soldi a disposizione termina qui.
Le tre macro-aree in cui è suddiviso il provvedimento sono
La terza parte, decreto crescita made in Italy, è un elenco di obiettivi più politici che economici. Si va dalla procedura speciale per salvaguardare i marchi storici agli interventi per facilitare i rapporti tra chi brevetta e le imprese. L'impatto sulla crescita non è neppure indicato come avviene per le altre voci, seppure in forma discorsiva e senza numeri. .huffingtonpost.it

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