I grandi progetti infrastrutturali, a cui il Vietnam affida lo sviluppo della nazione, sono oggetto delle attenzioni di Pechino e alimentano tra gli esperti i timori che il Paese possa cadere nella “trappola del debito” e nelle inadeguatezze del modello cinese.
Tra le priorità di Hanoi vi è la costruzione dell’Autostrada Nord-Sud, le sei corsie d’asfalto che collegheranno la città di Nam Định (90km a sud-est della capitale) alla provincia di Vĩnh Long . Con i suoi 2mila km di lunghezza, il percorso attraverserà 13 province e – secondo i piani dell’Assemblea nazionale – i lavori termineranno entro il 2021.
Poiché l'Autostrada Nord-Sud è “linfa vitale” per il Vietnam, Pham V. – membro del Comitato giuridico dell'Assemblea nazionale – ha di recente consigliato alle autorità di valutare con attenzione gli appaltatori cinesi. Negli ultimi mesi, è sempre più diffusa tra i Paesi asiatici la preoccupazione per la cosiddetta “trappola del debito” della superpotenza cinese. Sempre più statisti affermano che il modello di business promosso da Pechino nel contesto della Belt and Road Initiative (Bri) mette in pericolo gli interessi nazionali. Secondo Pham, il Paese “non si trova ancora in questa situazione, ma gli investimenti cinesi rappresentano un rischio”.
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