Il 30 settembre 1986, esattamente trent’anni fa, è una data storica per Cremona.
Un momento importante che andrebbe ricordato con emozione e gratitudine verso i promotori dell’operazione che hanno salvato il nostro teatro e che invece sta passando sotto silenzio.
In quella data infatti il teatro Ponchielli passava dai privati al Comune dietro un corrispettivo di due miliardi di lire. Un’operazione straordinaria, voluta dal sindaco Renzo Zaffanella, che ha permesso di salvare lo storico teatro che rischiava, come altre realtà teatrali anche lombarde, di chiudere i battenti. L’ente pubblico prendeva così in carico la gestione artistica e organizzativa del teatro e tutte le gigantesche spese per la messa a norma del teatro, il suo restauro e l’adeguamento tecnologico.
Il 29 maggio 1985 il presidente del condominio del teatro Mario Negrotti si dimise insieme a tutto il consiglio e venne nominato un commissario straordinario, Gianfranco Carutti. Grazie alla lungimiranza di Renzo Zaffanella, la trattativa ebbe inizio.
Il 18 ottobre 1985 il consiglio comunale approvò la delibera di Giunta con cui si dava inizio alla trattativa con i 68 palchettisti.
La bufala
non se ne parla perché le azioni di un grande sindaco possono dare fastidio agli altri che gli sono succeduti
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