domenica 31 marzo 2019

una-legge-per-adottare-gli-embrioni

 l’art. 1 della legge 40, che si pone due finalità: quella di “favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana”, ma anche quella di “assicurare i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito”. 
Il secondo fine dell’articolo in questione, tuttavia, stando alla relazione ministeriale, “presenta delle lacune”, ha detto la presidente del MpV. 
Ad oggi – ha spiegato – la differenza tra gli embrioni formati e quelli trasferibili sarebbe di 63milla e 600mila, il cui destino è attualmente avvolto dal mistero. 
Di qui la necessità – attraverso una legge – di individuarne alcuni disponibili alla “adozione per la nascita”, come “chiaramente indicato dal Comitato Nazionale di Bioetica nel 2005”. 
Secondo la Casini, “il merito della proposta in questione è di prendere le mosse dalla sentenza n.162/2014 della Corte Costituzionale che ha eliminato il divieto di fecondazione eterologa”.
La presidente del MpV ha ricordato che i giudici hanno eliminato il divieto “per il suo carattere assoluto” e che “in caso di conflitto fra interessi e diritti contrapposti, come il desiderio dell’adulto di avere un figlio e il diritto alla nascita del concepito, il legislatore deve individuare un giusto bilanciamento”.

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