sabato 24 agosto 2019

crisi di governo. Probabili ministri


capitolo dei ministri. 
Zingaretti, dopo aver parlato parlato più volte di “discontinuità” al governo e aver sbarrato la strada a un Conte bis, ha detto al Messaggero di non aver “alcun veto su Di Maio al governo. Ma non si potrà far scendere in campo la stessa squadra che ha perso già una partita”. Insomma: porte aperte all’attuale vicepremier, magari con un cambio di dicastero. E questo ragionamento riguarderebbe anche i ministri del governo Conte a lui più vicini, cioè il guardasigilli Alfonso Bonafede e il titolare delle Riforme Riccardo Fraccaro. Parallelamente, però, entrerebbero al governo nomi che a prima vista sembrerebbero indigeribili per un pezzo di Cinquestelle, come l’ex ministro dell’Economia Piercarlo Padoan, Dario Franceschini e Graziano Delrio. In quest’ultimo caso Zingaretti potrebbe così “conquistare” (nella partita interna al partito) almeno il posto capogruppo alla Camera, attualmente ricoperto proprio dall’ex sindaco di Reggio Emilia, scettico e autonomo ma pur sempre renziano. E poi ovviamente ci sarebbero i posti da ministri da concedere all’ex sindaco di Firenze. Che avrebbe già avanzato una rosa di nomi di renziani per il governo: Ettore Rosato, Luigi Marattin, Tommaso Nannicini, Lorenzo Guerini. ilfattoquotidiano.it

La bufala
per fortuna ci affidiamo a persone già sperimentate?
per accontentare tutti non c'è che un modo: aumentare il numero.

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