giovedì 26 settembre 2019

Dj Fabo non è punibile chi aiuta a morire.

in casi come quello del Dj Fabo non è punibile chi aiuta la persona a morire.
Per la Corte non è da considerarsi colpevole chi, a “determinate condizioni”, “agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli”. La sentenza - si legge in un comunicato della Consulta - ha previsto “specifiche condizioni e modalità procedimentali” perché l’aiuto al suicidio rientri nelle ipotesi non punibili, “per evitare rischi di abuso nei confronti di persone specialmente vulnerabili, come già sottolineato nell’ordinanza 207 del 2018″. La Corte è poi tornata a sollecitare “un indispensabile intervento del legislatore” sui temi del fine vita. Un intervento che la società civile attende da anni, e che forse ora non potrà più essere rimandato.

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